Charles Leclerc ha risposto alle critiche di coloro che gli contestavano la poca autorità nei confronti del team ed ha inoltre rianalizzato la sfortunata stagione 2022 per Ferrari.

Per la Ferrari e per Leclerc, la stagione 2022 verrà ricordata come una delle più altalenanti di sempre. Delle prime tre gare, Leclerc ne ha vinte due, arrivando anche secondo nell’altra gara. Sembrava finalmente esserci di nuovo la speranza nel riportare il titolo a Maranello, ma alla fine la Red Bull con Verstappen hanno imposto il loro dominio, conquistando entrambi i titoli. La rapida discesa nella lotta iridata da parte della rossa è ampiamente dovuta agli innumerevoli errori di strategia commessi dal muretto, oltre ad una gestione interna dei piloti non ottimale. Anche Leclerc, dal canto suo, ha commesso qualche errore, ed ha inoltre risposto alle critiche di coloro che gli contestavano il fatto di non farsi sentire nei confronti del team, accettando passivamente gli ordini imposti.
Leclerc risponde alle critiche ricevute nella stagione 2022
”Sì, siamo autocritici. E io ne faccio parte. Sono molto critico all’interno della squadra. Non sono un pilota che critica aspramente in pubblico. Ma nelle riunioni interne faccio progredire la mia squadra. Questo è il mio lavoro. Se faccio degli errori, li affronto. Se la squadra commette degli errori, questi devono essere messi sul tavolo. Devo poter dire quello che penso”.
Spesso in questa stagione, a Leclerc è stato contestato il fatto di accettare passivamente gli ordini imposti dal muretto, senza provare ad imporsi come alcuni suoi colleghi illustri. Lo stesso Sainz in qualche occasione quest’anno ha anteposto i propri interessi a quelli del team, finendo alla fine per avere ragione.
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Dal 2023, però, Leclerc dovrà collaborare con un altro team principal, dato che Mattia Binotto ha annunciato il suo addio alla Ferrari. Secondo alcune voci, il monegasco ed il manager non si sarebbero parlati per mesi a causa dei risultati deludenti, ma entrambe le parti hanno smentito. Frederic Vasseur sarebbe in lizza per sostituire Binotto, portando in squadra una conoscenza di Leclerc. In effetti, i due avevano già lavorato insieme con successo alla Sauber.
Leclerc ha creduto nel titolo fino alla fine
”Ci ho creduto fino alla fine della stagione. Bisogna farlo. Nelle prime gare hanno avuto un paio di aggiornamenti che li hanno messi un po’ davanti a noi. La parte frustrante è arrivata quando abbiamo ricevuto un aggiornamento e avevamo la macchina più veloce. Le nuove parti a Barcellona ci hanno davvero spinto in avanti. Ne abbiamo approfittato troppo poco. Il motore si è rotto a Barcellona. A Monaco abbiamo commesso un errore di strategia. La successiva rottura del motore è avvenuta a Baku. Poi la penalizzazione del motore in Canada. È andata in discesa. C’era il ritmo per vincere le gare, ma non siamo stati all’altezza. È stato difficile da accettare”, ha concluso il monegasco.
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