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F1 | Hamilton sferra un attacco diretto alla FIA, e accusa altre macchine di irregolarità

Lewis Hamilton ha sottolineato il problema dei controlli a campione da parte della FIA a fine gara, esortando la federazione a prendere immediati provvedimenti per cambiare gli attuali regolamenti tecnici.

Lewis Hamilton ha sottolineato il problema dei controlli a campione da parte della FIA a fine gara, esortando la federazione a prendere immediati provvedimenti per cambiare gli attuali provvedimenti tecnici. Secondo il pilota Mercedes, infatti, vittima della squalifica subita nell’ultimo gran premio disputat a Austin, molte altre vetture sarebbero risultate non conformi alle verifiche tecniche in caso di ulteriori controlli.

Hamilton FIA
Hamilton accusa la FIA dopo la squalifica subita per l’eccessiva usura del plank © F1

Hamilton accusa la FIA dopo la squalifica subita per l’eccessiva usura del plank

Come sappiamo, data l’impossibilità di controllare tutte e 20 le vetture a fine gara, la federazione effettua dei controlli a campione sulle vetture ritenute maggiormente sospette. Ferrari e Mercedes hanno subito controlli per ben 5 volte quest’anno, contro i due della maggior parte delle altre squadre.

Nel caso di Austin, la zona target identificata è stata proprio il fondo, con Norris e Verstappen che sono riusciti a superare le verifiche tecniche, a differenza invece di Hamilton e Leclerc, risultati irregolari e conseguentemente squalificati.

Tornando proprio sulla squalifica subita, Hamilton non è andato molto per il sottile nel commentare l’operato della FIA: “Ci sono molte persone che non hanno una reale comprensione dell’effetto dello skid”.

“Fondamentalmente, è stata la prima volta che abbiamo avuto una gara sprint in quel luogo. Hanno testato solo poche auto e il 50% di esse è stato squalificato. C’erano molte più macchine ad essere illegali. Lo skid non è un elemento di prestazione. Naturalmente, se c’è una superficie piana, tutti spingono l’auto per abbassarla il più possibile”.


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“Ma, soprattutto, alcune vetture gestiscono i bumps meglio di altre. Noi abbiamo avuto una macchina molto rigida e irregolare negli ultimi due anni. In definitiva, il regolamento non è stato rispettato e questo deve cambiare. Ma credo che lo sport abbia vissuto un weekend straordinario, con una grande affluenza di pubblico e una grande gara”.

Una delle giustificazioni che Mercedes ha provato ad utilizzare per evitare la squalifica è stata proprio evidenziare le asperità dell’asfalto del circuito texano, oltre al poco tempo disponibile nelle FP1 per trovare l’assetto ideale.

La federazione ha però ritenuto tali argomentazioni non sufficientemente convincenti per graziare i due piloti, considerando che McLaren e Red Bull sono riuscite a passare le verifiche tecniche senza problemi. L’appello di Hamilton è andato ben oltre il semplice sfogo, lanciando un vero e proprio appello alla FIA per intervenire al più presto sui regolamenti.

“Ogni volta che facciamo un passo avanti in questo sport, qualcosa del genere lo macchia”, attacca in seguito il britannico. ”Dobbiamo fare qualcosa. Speriamo che imparino qualcosa per il futuro, piuttosto che controllare tutte le vetture e che più del 50% di esse si guastino, cosa su cui punterei tutti i miei soldi”.

”Forse se facciamo una gara sprint, dovremmo essere in grado di cambiare lo skid o il fondo, qualunque cosa sia, il sabato sera, in modo da non avere poi questo tipo di scenario ridicolo”.

Il plank non rappresenta un elemento di performance

Secondo Lewis, inoltre, l’usura del plank non ha contribuito sull’ottima performance messa in mostra nel gran premio di Austin, con l’inglese che ha concluso la gara a meno di due secondi dal vincitore Max Verstappen.

“Dipende da dove si genera la deportanza. Alcune vetture hanno un downforce molto basso a livello di altezza, altre guadagnano di più con altezze da terra elevate. L’anno scorso eravamo molto bassi e rigidi, ma rimbalzavamo”.

“Quest’anno, invece, generiamo più deportanza ad altezze più elevate. Quindi, in realtà, puntiamo a un’altezza maggiore, ma in alcune curve a bassa velocità, a volte le prestazioni sono migliori se l’assetto è un po’ più basso”.

“Se guardiamo i filmati di bordo di me e Charles, avevamo l’assetto peggiore di tutti. Le nostre teste sbattevano parecchio. È il posteriore che salta su e giù e che passa sopra i cordoli. Anche altri fanno queste cose. Ma se guardate la testa di Max, per esempio, era molto più fluida. Hanno una guidabilità migliore della nostra”.

“Un millimetro non era un fattore di prestazione”, sentenzia Lewis in conclusione. ‘‘Non è che il fondo si sia incurvato per darci una maggiore deportanza o qualcosa del genere. Era semplicemente terribile sui cordoli, e se avessimo alzato la vettura di un millimetro o mezzo millimetro, qualunque fosse stata la bocciatura, non avrebbe fatto alcuna differenza, se non che avremmo superato le verifiche, ma va così”.

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