L’ex presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo, in occasione del Festival dello Sport, ha criticato l’organizzazione del cavallino, ritenuta secondo lui non all’altezza delle altre scuderie di vertice.
L’ex presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo, in occasione del Festival dello Sport, ha criticato l’organizzazione del cavallino, ritenuta secondo lui non all’altezza delle altre scuderie di vertice. Uno dei problemi che ha attanagliato la scuderia di Maranello in tempi recenti è proprio la confusione a livello di gerarchie e nei ruoli delle figure più importanti, oltre ovviamente ad una mancanza di competitività in pista.
Montezemolo critica l’organizzazione Ferrari
“Guardando la Ferrari di oggi, credo che sia anomala in termini di organizzazione, soprattutto se confrontata agli altri team, che hanno tutti figure e ruoli definiti”, sentenzia l’ex presidente della rossa, intervenuto al Festival dello Sport a Trento.
Uno dei primi esempi che vengono in mente riguarda proprio la vecchia gestione Binotto. L’italo-svizzero volle fortemente ricoprire sia il ruolo di team principal che di direttore tecnico, dopo l’addio di Maurizio Arrivabene. Tuttavia, i risultati nel suo quadriennio al timone del team non sono stati entusiasmanti.
Per mesi ha tenuto banco anche la questione relativa al ruolo occupato da Enrico Cardile, con quest’ultimo che venne poi ufficializzato come il nuovo direttore tecnico.
Parlando invece della situazione piloti, Montezemolo ritiene che i problemi risiedano altrove: ‘‘L’ultimo dei problemi sono i piloti. Non voglio vedere una Ferrari che esulta per il terzo posto, visto da me come una vera e propria sconfitta”.
”Preferirei vederli esultare per le vittorie, quelle vere, con una monoposto in grado di lottare per il titolo campionato fino all’ultima gara. Non succede da parecchi anni ormai. Nella mia carriera ho vinto tanto e perso altrettanto, ma sempre all’ultima gara come con Massa e Alonso”.
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I tifosi della rossa hanno ancora negli occhi le cocenti sconfitte di Interlagos nel 2008 ed Abu Dhabi nel 2010, con il brasiliano che fu campione del mondo per una manciata di secondi, salvo ricevere la beffa finale sul traguardo.
Non andò granché meglio allo spagnolo, il quale pagò la decisione del muretto di marcare ai box Mark Webber anzichè Sebastian Vettel, restando imbottigliato nel traffico di Petrov e consegnando il titolo al tedesco.
È dall’ormai lontano 2012 che la Ferrari non arriva a giocarsi un mondiale all’ultima gara, sempre con Alonso e Vettel protagonisti. Sopratutto nel 2017, 2018, e 2022, Vettel e Leclerc hanno avuto modo di disporre di una vettura competitiva per il titolo per circa metà stagione, soccombendo però allo strapotere di Mercedes prima, e Red Bull poi.
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