Secondo recenti indiscrezioni, Liberty Media avrebbe accolto la proposta riguardante l’ingresso di un undicesimo team in F1 nel 2026.
Poco dopo la fine delle FP2 a Las Vegas, giunge una notizia clamorosa e destinata senza ombra di dubbio a cambiare sensibilmente le carte in tavola in ottica 2026.
Secondo quanto riportato da RacingNews365 e FormulaHu, infatti, Liberty Media avrebbe deciso di accogliere la proposta riguardante l’ingresso di un undicesimo team in F1 nel 2026, con un annuncio ufficiale atteso nelle prossime ore/settimane.
Tuttavia, non è ancora chiaro quale sarà il nome della scuderia designata che si unirà alle altre dieci squadre in vista del nuovo ciclo regolamentare, con Andretti che resta però la principale candidata, potendo contare sul supporto di un colosso come General Motors e che avrebbe, secondo i rumors, giocato un ruolo chiave nello sbrigliare l’intricata matassa.
Andretti vince il braccio di ferro contro Liberty Media
La compagine statunitense, ora capitanata da Dan Towriss dopo il passo indietro fatto da Michael Andretti poco più di un mese fa, entrerebbe quindi in Formula 1 come team cliente per le prime due stagioni, per poi passare alla motorizzazione Cadillac nel 2028.
Per il 2026 e 2027, sempre secondo RN365, Ferrari e Honda sarebbero le due indiziate disposte a fornire le proprie power unit, mentre Audi e Red Bull Powertrains non sarebbero coinvolte nelle trattative.
L’indiscrezione arriva pochi giorni dopo il verdetto emanato dalla Commissione Europea sull’indagine condotta proprio contro la cordata di Greg Maffei, rea, secondo le accuse degli eurodeputati Pascal Arimont e Christine Anderson, di aver violato le leggi sulla concorrenza. Indagine che però ha portato a un nulla di fatto con nessuna irregolarità riscontrata.
”Sulla base delle limitate informazioni di cui dispone la Commissione sulla problematica relativa ai presunti impedimenti all’ingresso in Formula 1 di nuovi team, la Commissione non è in grado di valutare se tali impedimenti siano il risultato di un comportamento anticoncorrenziale in violazione dell’articolo 101 e/o dell’articolo 102 del trattato sul funzionamento dell’UE”, si era espressa Margrethe Vestager, dal 2014 Commissaria Europea per la Concorrenza, sulla vicenda.
”Pertanto, la Commissione non intende attualmente prendere in considerazione alcuna misura, né indagare sull’impatto delle presunte barriere sull’innovazione, l’occupazione e la competitività del settore automobilistico e degli sport motoristici nell’UE”.
”Rimaniamo comunque pronti a esaminare qualsiasi prova di condotta anticoncorrenziale che le parti interessate dovessero portare alla nostra attenzione”.
Non ci resta dunque che attendere un comunicato ufficiale.
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