Con Liberty Media pronta a prendere in mano le redini della MotoGP, Greg Maffei ha parlato dell’interessamento di Lewis Hamilton nell’acquisizione del team Gresini.
Dopo aver acquisito i diritti commerciali della Formula 1 da Bernie Ecclestone nel 2017, Liberty Media è pronta a prendersi anche la MotoGP. La nota compagnia di mass media statunitense ha infatti rilevato l’86% di Dorna Sports, ovvero la società spagnola di proprietà di Carmelo Ezpeleta, nello scorso mese di Aprile, per un affare complessivo pari a 4.2 milardi di dollari, di cui una parte verrà finanziato tramite la cessione delle quote in Formula 1 pari a 825 miloni.
Liberty Media pronta a trasformare la MotoGP
Negli anni, i ricavi della Formula 1 sono aumentati esponenzialmente, fino a sfondare il muro dei tre miliardi di dollari lo scorso anno, e facendo già registrare un +20% nel secondo trimestre del 2024 rispetto allo stesso periodo di dodici mesi fa.
L’obiettivo, per Maffei, è quello di replicare il medesimo modello nella classe regina a due ruote: ”Quando abbiamo annunciato l’acquisizione della MotoGP – esordisce il 64enne di New York ala Goldman Sachs Communacopia + Technology Conference – abbiamo avuto subito persone che ci hanno chiamato per dire: ‘Voglio comprare una squadra’, comprese persone come Lewis Hamilton”.
“Hanno visto quello che è successo in Formula 1 e vogliono seguirlo. Abbiamo avuto grandi distributori che ci hanno chiamato per dirci: ‘Vogliamo partecipare’. Purtroppo ho dovuto dire loro che non possiamo parlarne finché non avremo l’approvazione dell’UE, ma che ci piacerebbe parlarne una volta ottenuta”.
“Penso che a livello di campionato ci sia l’opportunità di sfruttare i cambiamenti che si possono fare. Quando si è a livello di squadra, in generale, i team non hanno un buon cash flow. Non è assolutamente vero”.
”Le squadre della NFL lo hanno, ma in generale si tratta di multipli molto grandi del cash flow, e noi siamo ancora troppo tradizionalisti nel volere quel volume di cassa.”
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“Ma in più, la capacità di cambiare le dinamiche, di impostare il palcoscenico e di fare le cose che si vogliono è di gran lunga migliore, molto più facile, più gestibile. Ci vuole ancora tempo, ma si può fare a livello di campionato. In un certo senso, è molto difficile a livello di squadra”.
“Penso che la MotoGP sia, innanzitutto, un prodotto incredibilmente eccitante”, ha aggiunto Maffei in seconda battuta. ”Non so se molti di voi hanno visto le gare, ma vedere persone che guidano moto a 350 km/h, a 15 centimetri l’una dall’altra, è pazzesco. I sorpassi sono incredibilmente impressionanti”.
“Purtroppo è un’attività troppo poco conosciuta negli Stati Uniti e nel resto del mondo. C’è interesse in Asia e in altri luoghi, ma il vero cuore di questo sport è stato in Spagna e in Italia e, in parte, in Francia”.
“Penso che l’opportunità di espandersi ci sia. Abbiamo visto cosa siamo stati in grado di fare con la F1, raccontando le storie, umanizzandole, rendendo la storia più ampia rispetto alla macchina e alla tecnologia, ma anche a ciò che i piloti facevano, a ciò che accadeva dietro le quinte, assicurandoci che il mondo comprendesse l’ampiezza di ciò che stava accadendo”.
“Ma abbiamo anche fatto molto per migliorare le cose, come migliorare ciò che si vede sullo schermo, far capire meglio la storia ai nostri fans. Sono tutte cose che possono essere implementate qui (in MotoGP n.d.r)”.
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