Marc Surer, ex pilota di Formula 1, ha criticato pesantemente la Ferrari, accusando i dipendenti della scuderia di Maranello, soprattutto quelli italiani, di lavorare con paura per il timore di perdere il lavoro.
Marc Surer, ex pilota di Formula 1 negli anni ’80, ha criticato pesantemente la Ferrari, accusando i dipendenti della scuderia di Maranello, soprattutto quelli italiani, di lavorare con paura per il timore di perdere il lavoro. In questo clima di costante tensione nel team, lo svizzero ha intravisto però in Frederic Vasseur le qualità giuste per poter far riemergere il cavallino dalle sabbie mobili, e riportarlo ai fasti di un tempo.
Surer accusa i dipendenti Ferrari di lavorare con la paura di perdere il lavoro
“So da persone che erano alla Ferrari che a Maranello lavorano tutti con paura”, ha dichiarato Surer ai colleghi tedeschi di Formel1. ‘‘Nessuno ha qualcosa da obiettare perché hanno paura di perdere il lavoro”.
”Anche ingegneri entusiasti ed euforici sono rallentati per questa paura. Questo riguarda soprattutto il personale italiano, che ovviamente è onorato di lavorare per la Ferrari e non vuole mettere a repentaglio la propria posizione“.
Questa la visione dell’ex pilota svizzero sull’ambiente di lavoro all’intero del team più prestigioso in Formula 1. L’essere conservativi è una delle caratteristiche che si è poi riflettuta anche in pista quest’anno, con Vasseur che ha ripetuto in un paio di occasioni di aver adottato strategie troppo conserative in gara per la paura di sbagliare.
Leggi anche: F1 | “Se ci fossero due Perez in Red Bull, il campionato sarebbe apertissimo”
“Vasseur ha nervi d’acciaio e forse può guidare la nave Ferrari nella giusta direzione. Ma quando deve rinforzare la squadra, ha un problema: nessuno vuole davvero venire in Italia. Ci sono tante opportunità in Inghilterra. Perché un ingegnere con famiglia dovrebbe trasferirsi in Italia?
”Ai tempi di Schumacher era diverso, perché si trasferì un intero gruppo. Al momento, non vedo nessun pilota che possa venire in Ferrari e portare con sé metà squadra“.
Lo spostamento di tecnici e/o piloti dall’Inghilterra a Maranello è un altro dei temi caldi che sta impedendo alla rossa di accaparrarsi le migliori menti del paddock. Gran parte dei team di Formula 1 sono infatti collocati nel Regno Unito, e gli ingegneri con famiglia sono ovviamente restii al trasferirsi in Italia.
Ciò, unito al periodo complicato che la scuderia vive da ormai oltre dieci anni, ha fatto sì che il prestigio di lavorare per un marchio iconico come quello del cavallino, andasse sempre più a scemare col tempo.
Seguici anche sui social: Telegram – Instagram – Facebook – Twitter
2 commenti
sono d,accordo detta paura frena lo sviluppo e blocca l,inventiva. Per cio-‘ Adrian Newey avendo capito la sottmissione a suo tempo si e rifiutato.alla Ferrari Memorabile il suo concetto : tu costruisci il motore. in base al telaio…….Ferrari: tu costruisci il telaio in base al motore ………evidenti i diversi aspetti… ingegneri liberi ci vogliono e con esperienze grande Briatore i don Abbondi dono negativi ok
L’articolo in questione riporta le critiche mosse da Marc Surer, ex pilota di Formula 1, nei confronti dei dipendenti della Ferrari. Surer sostiene che tali impiegati lavorino con paura per timore di perdere il loro posto di lavoro, affermando che questo clima di costante tensione sta influenzando negativamente le prestazioni del team.
Tuttavia, è importante sottolineare che le critiche di Surer non sembrano basarsi su fatti concreti o su testimonianze dirette. Surer afferma di conoscere persone che hanno lavorato alla Ferrari e che confermano questa dinamica, ma non fornisce ulteriori dettagli o nomi.
Inoltre, generalizzare affermando che tutti i dipendenti italiani della scuderia lavorano con paura è un’affermazione ingiustificata e priva di supporto. È sbagliato assumere che l’intero team Ferrari sia esclusivamente composto da persone che vivono nell’insicurezza lavorativa, senza considerare che in un ambiente simile ci sono anche individui motivati e appassionati che lavorano sodo per raggiungere il successo.
D’altra parte, l’articolo sottolinea anche la fiducia di Surer nel potenziale del direttore della scuderia, Frederic Vasseur, nel riportare la Ferrari ai fasti di un tempo. Tuttavia, le sue affermazioni in merito alla difficoltà di reclutare ingegneri e tecnici dall’Inghilterra a Maranello sembrano essere una supposizione personale piuttosto che una constatazione basata su dati o testimonianze.
Non possiamo negare che la Ferrari abbia affrontato una serie di difficoltà negli ultimi anni, ma è importante analizzare la situazione in maniera obiettiva e considerare anche le variabili che potrebbero influenzare il modo di lavorare e le decisioni strategiche del team.
In conclusione, l’articolo contiene delle critiche infondate nei confronti dei dipendenti della Ferrari. È fondamentale ricordare che le affermazioni di Surer non si basano su prove concrete o testimonianze dirette. Allo stesso tempo, è importante considerare le sfide reali che la scuderia sta affrontando, ma senza generalizzare o cadere in supposizioni personali.
I commenti sono disabilitati