F1 | Steiner, il fattore “significativo” che getta ancor più ombre sull’improvvisa separazione

Martin Brundle ha sottolineato un aspetto che avvalora la tesi secondo la quale, alla base dell’addio di Gunther Steiner ad Haas, ci sarebbero state delle frizioni con il proprietario della scuderia americana

Mercoledì 10 Gennaio 2024 verrà ricordata probabilmente come la data più caotica della breve storia di Haas in Formula 1. Dopo la già pesante indiscrezione arrivata nella mattinata, secondo la quale Simone Resta, direttore tecnico dal 2021, avrebbe rassegnato le dimissioni, quanto accaduto nel pomeriggio ha avuto del clamoroso.

Gunther Steiner, infatti non sarà più il team principal della scuderia americana con effetto immediato, con l’engineering director Ayao Komatsu che ha ereditato il posto lasciato vacante dall’italo americano. In rete hanno iniziato a circolare varie tesi riguardo alle motivazioni che hanno portato all’addio di Gunther, con la presunta tensione con Gene Haas che resta ad oggi l’ipotesi più accreditata.

Brundle Steiner Haas
Brundle: il silenzio stampa di Steiner nel comunicato Haas desta sospetti © LAT Images

Il silenzio stampa di Steiner desta sospetti

Nel comunicato stampa rilasciato dal team ieri, le uniche dichiarazioni rese pubbliche sono state quelle di Gene Haas, che ha accolto Komatsu come nuovo team principal, e dello stesso tecnico giapponese, che si è detto onorato di tale incarico e responsabilità.

Nessuna parola invece proferita da Steiner, con Gene Haas che anzi, ha colto la palla al balzo per sottolineare l’intricata situazione lasciata dall’ex TP: “Per quanto riguarda l’organizzazione, era chiaro che dovevamo migliorare le nostre prestazioni in pista. Nominando Ayao Komatsu come Team Principal, abbiamo fondamentalmente messo l’ingegneria al centro della nostra gestione”.

“Abbiamo ottenuto alcuni successi, ma dobbiamo essere costanti nel fornire risultati che ci aiutino a raggiungere i nostri obiettivi più ampi come organizzazione. Dobbiamo essere efficienti con le risorse che abbiamo, ma migliorare la nostra capacità di progettazione e di ingegnerizzazione è la chiave del nostro successo come squadra”.

Martin Brundle, intervenendo sulla vicenda, ritiene che il silenzio stampa di Steiner avvalori la tesi secondo la quale, alla base del suo addio, ci sarebbero state proprio delle frizioni con il proprietario del team: “È sempre significativo quando la persona che se ne va non viene citata nel comunicato stampa, il che indica che ci sono attriti”.


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Si sospetta che ne sentiremo parlare ancora. La squadra non è progredita nelle ultime stagioni, ma è difficile sapere esattamente perché senza essere all’interno. Buona fortuna a Guenther e alla Haas”.

Steiner è quindi la prima testa a saltare ufficialmente e a pagare la fallimentare stagione 2023, conclusa all’ultimo posto per distacco, nonostante la VF-23 abbia dimostrato di poter essere a tratti competitiva, specialmente al Sabato.

Da capire ora come Komatsu approccerà il nuovo ruolo, dato che non ha mai ricoperto un incarico manageriale, bensì ha sempre lavorato con una mentalità ”da tecnico”.

Tuttavia, il giapponese conosce bene l’ambiente, essendo presente in Haas sin dal giorno zero, e potendo vantare un’esperienza pluridecennale in Formula 1. Da definire anche chi prenderà il posto di Simone Resta, con la VF-24, al momento, rimasta senza guida tecnica.

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