Max Verstappen è tornato a commentare la recente minaccia di abbandono alla Formula 1, interrogandosi sull’eventualità di continuare oltre la scadenza di contratto nel 2028.
Ad ormai poco meno di 24h dal ritorno in pista della classe regina a Baku, il due volte campione del mondo olandese ha rilasciato delle nuove dichiarazioni, dopo aver fatto parlare molto di sè nelle ultime setimane. Verstappen è infatti tornato a commentare la recente minaccia di abbandono alla F1, interrogandosi sull’eventualità di continuare oltre la scadenza di contratto nel 2028.
Verstappen torna a parlare della minaccia di abbandono alla F1
”Ho sempre detto che anche se non ci saranno più Sprint, se continuiamo ad ampliare il calendario e l’intero weekend è così lungo, a un certo punto ti chiedi se ne varrà la pena. Mi piace correre, mi piace vincere, conosco lo stipendio… hai una bella vita. Ma è davvero una bella vita? A volte arrivi ad un punto della carriera in cui desideri fare altre cose”.
Nonostante si trovi all’apice del motorsport, avendo vinto due titoli mondiali consecutivamente, il pilota olandese non è sicuro di voler continuare oltre la scadenza del contratto, considerando anche i numerosi cambiamenti che Liberty Media e Formula 1 stanno apportando recentemente.
“Ho un contratto fino alla fine del 2028 e poi lo rivedremo. Se la situazione si farà troppo pesante, sarà il momento di cambiare. Devi sempre parlare con te stesso, guardarti intorno: “Sei ancora motivato?” e al momento è sicuramente così, ma ci sarà sicuramente un momento in cui vorrai fare anche altre cose”.
Il contratto del campione olandese con la scuderia di Milton Keynes scadrà al termine della stagione 2028. Qualora decidesse di optare per il ritiro, Verstappen appenderebbe il casco al chiodo (perlomeno per quanto riguarda la Formula 1) alla ”sola” età di 31 anni.
Nonostante la giovane età, però, il figlio di Jos vanterebbe comunque ben 14 stagioni nella massima categoria, avendo debuttato ancora minorenne nel 2015 con la Toro Rosso a 17 anni.
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“A volte questo suona molto strano per le persone all’esterno… ‘sei in Formula 1, stai vincendo’ – probabilmente avrei detto lo stesso quando ero nella loro posizione. Ma quando sei dentro, non è sempre come sembra o quello che la gente pensa. Sì, è fantastico, è incredibile e si possono fare molte cose, ma c’è sempre un limite a certe cose”.
Nonostante le recenti minacce, però, Verstappen comprende che la Formula 1 approcci lo sport da un punto di vista più commerciale che racing, sottolineando la differenza di vedute tra piloti e manager.
“Io la guardo dal punto di vista delle corse, la F1 la guarda dal punto di vista del business. Naturalmente, capisco che le gare Sprint siano un po’ più emozionanti. Ma poi la guardo dal punto di vista delle corse. Di solitom quando si fa una gara Sprint, il primo giro è emozionante, qualche incidente qua e là e qualche danno”.
”Ma nel corso della gara si ha un quadro abbastanza chiaro di ciò che sta accadendo, di chi è più veloce. Quindi si ha anche una visione chiara di ciò che accadrà il giorno dopo. Probabilmente questo toglierà un po’ di appeal all’evento principale che, a mio avviso, dovrebbe essere l’evento speciale”.
Secondo Max, dunque, le sprint race rischiano soltanto di diventare un’anticipazione dello svolgimento del gran premio di domenica, in quanto si saprebbero già i valori in gioco. Proprio nel weekend di Baku farà il debutto il nuovo format, che prevederà l’introduzione di una doppia qualifica al posto delle FP2.
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