Il progetto Audi in F1 potrebbe richiedere più tempo di quanto inizialmente previsto per essere vincente, il CEO ricalibra gli obiettivi.
Audi ammette che vincere in F1 richiederà del tempo, forse più del previsto. La casa di Ingolstadt, che nel 2026 completerà l’acquisizione di Sauber, non ha mai nascosto le proprie ambizioni. Il cambio dei regolamenti, con l’introduzione delle nuove PU, rappresenta il momento perfetto per entrare in griglia. Tuttavia, essere competitivi non sarà affatto cosa da poco.
Diversi analisti lo avevano anticipato, ma ora Audi ne offre una vera conferma. La base fornita da Sauber non è abbastanza per essere competitivi sin da subito, men che meno vincere gare entro le prime tre stagioni nel Circus. La scuderia di Hinwil è da troppo tempo lontana dalle posizioni che contano e sarà probabilmente necessaria una vera e propria rivoluzione per modificarne la rotta.
Intervistato dalla BBC, il CEO di Audi, Gernot Dollner, fa chiarezza sugli obiettivi del marchio tedesco: “Siamo coscienti del fatto che si tratterà di un programma dalla durata di diversi anni. Abbiamo cominciato a discutere di quanto essere ambiziosi, ma non abbiamo ancora terminato. È il momento giusto per entrare [nel Circus], la decisione è stata ben preparata due anni e mezzo fa“.
“L’anno scorso l’abbiamo rivalutata e crediamo che la F1 e l’Audi siano una combinazione perfetta – continua Dollner – Si adatta alla nostra strategia e siamo felici di avere questo progetto, sapendo che è ambizioso e richiede tempo”.
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L’ingegnere e manager tedesco non nega ci siano state delle considerazioni sulla preparazione offerta da Sauber. Soltanto poche settimane fa è stato reso noto il licenziamento di Oliver Hoffmann e Andreas Seidl, per puntare sulla coppia formata da Mattia Binotto (COO e CTO) e Jonathan Wheatley. Una “dual leadership” che porta a Neuburg esperienza e una cultura certamente vincente.
“È una struttura chiara con responsabilità chiare, e crediamo che Mattia e Jonathan saranno la squadra perfetta per condividere le responsabilità – continua Gernot Dollner – Se sarà necessaria un’ultima decisione la prenderò io, ma non vedo la necessità di farlo. Naturalmente, discutiamo insieme di cose importanti come i piloti e arriviamo a una conclusione condivisa”.
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Foto Copertina: Audi