Con Mattia Binotto responsabile del progetto tecnico e Jonathan Wheatley come nuovo team principal, Carlos Sainz si pentirà di aver rifiutato Audi?
Audi, avanti tutta anche senza Sainz
Manca ancora un anno e mezzo all’avvento dei nuovi regolamenti, che rappresenteranno una delle più grandi rivoluzioni tecniche e tecnologiche più grandi a cui la Formula 1 abbia mai preso parte, ma nel paddock si respira già aria di 2026, e Audi non vuole ovviamente farsi cogliere impreparata.
Dopo aver ufficializato l’arrivo di Mattia Binotto, che si unirà alla squadra nel doppio ruolo di Chief Operating e Technical Office al posto di Andreas Seidl a a partire dal mese di Agosto, la casa dei quattro cerchi ha appena messo a segno un altro importante colpo, strappando Jonathan Wheatley alla Red Bull.
L’ex sporting director, dopo quasi vent’anni di onorata carriera spesi alla corte di Milton Keynes, ha deciso di accettare la corte dei tedeschi nel ruolo di Team Principal, in attesa di capire cosa ne sarà di Alessandro Alunni Bravi, Team Representative della squadra dalla scorsa stagione.
Tutto ciò non è però bastato per convincere Carlos Sainz a sposare il progetto, con lo spagnolo che ha firmato un biennale con Williams fino al 2026, anche se non è ancora ben chiaro se il madrileno potrà esercitare una clausola d’uscita per lasciare il team già al termine della prossima stagione qualora si liberasse un sedile in un top team.
“Penso che sia stato un voto di sfiducia per Sauber/Audi, soprattutto se si pensa al legame familiare con Sainz e Carlos Sainz Senior che hanno vinto la Dakar con Audi e il Gruppo Volkswagen”, ha affermato Craig Slater recentemente.
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Nell’intricato valzer innescato da Lewis Hamilton a inizio Febbraio, Sainz è stato paradossalmente l’unico top driver rimasto con il cerino in mano, ritrovandosi quasi ”costretto” a scegliere l’opzione meno rischiosa, consapevole comunque di non aver firmato per una scuderia che possa permettergli di lottare per il titolo, almeno nel breve periodo.
Tuttavia, nonostante la forte presenza Dorilton Capital, ovvero la società di private equity con sede negli Stati Uniti che ha acquisito le quote di Williams nel 2020, Audi sta mettendo in piedi una squadra di tutto rispetto con profili estremamente validi e di grande esperienza, e chissà che con l’annuncio di Wheatley, Sainz non abbia già iniziato ad avere i primi ripensamenti.
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