Dopo l’approvazione da parte della FIA, anche Ferrari e Red Bull si preparano ad introdurre le ali flessibili in F1, seguendo le orme di McLaren.
Ferrari e Red Bull pensano alle ali flessibili, la soluzione McLaren (approvata dalla FIA) che ha fatto tanto discutere in F1. A soltanto due settimane dal Gran Premio di Monza, dove sia Milton Keynes che Maranello avevano avanzato delle perplessità sulla regolarità della soluzione, arriva la svolta. La Federazione è chiara: il regolamento non cambierà prima del 2025. E allora via libera per tutti.
La Formula 1 è anche questo: una costante lotta ingegneristica e giuridica, che vede impegnate le scuderie nello scovare tutte le zone grigie del regolamento FIA per sfruttarle a proprio vantaggio. Il caso delle ali flessibili è solo l’ultimo di una lunghissima serie di “scandali” analoghi. La procedura, poi, è sempre la stessa: se la Federazione dà il via libera, la soluzione si diffonde a macchia d’olio.
È ciò che accadrà rapidamente proprio con le ali anteriori flessibili, adottate inizialmente da McLaren e Mercedes. I rivali per il titolo hanno sollevato qualche perplessità, ma la FIA è stata chiara: le componenti rispettano l’attuale regolamento tecnico della Formula 1, che comunque non verrà toccato almeno fino alla prossima stagione.
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Christian Horner non si nasconde ai microfoni dei giornalisti: “L’aspetto cruciale è sempre la chiarezza – spiega il team principal Red Bull – Una cosa è accettabile o no? Se si ritiene che sia accettabile, ovviamente si è incoraggiati a perseguire soluzioni simili. Il regolatore ha tutte le informazioni disponibili. Si tratta di una di quelle cose, come ho detto, che se viene ritenuta accettabile, allora si segue quella strada“.
È lecito aspettarsi che anche Ferrari seguirà un percorso simile. Le ali flessibili riducono la resistenza alle alte velocità, non sacrificando il carico quando necessario. È evidente si tratti di una soluzione che potrebbe facilmente giovare alla SF-24. Secondo quanto riportato da Motorsport.com, l’introduzione della soluzione potrebbe arrivare già ad Austin.
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Foto Copertina: Scuderia Ferrari