L’analisi del passo gara in Giappone ridimensiona la McLaren dominante ed evidenzia una Ferrari che delude sempre di più.
Il tracciato di Suzuka rappresenta un vero banco di prova per le monoposto, tra curve veloci, lente, allunghi e gestione gomma. Difatti, la completezza del tracciato, come per Barcellona, permette alle squadre di capire lo stato dei lavori sulle vetture. Assieme all’asfalto piuttosto severo e gli carichi laterali permettono una più chiara analisi della gestione gomma. Vediamo come si sono comportate le prime vetture tramite l’analisi del passo gara del GP del Giappone 2025, tra Ferrari, Mercedes, Red Bull e McLaren.

La prestazione delle quattro principali squadre ha mostrato un quadro più completo dei valori in campo. Il distacco tra Verstappen e le due McLaren è estremamente ridotto e la velocità dell’olandese ha coperto più del divario tra RB21 e MCL39. Monoposto di Woking che comunque sembra essere stata ridimensionata nella sua velocità.
Sul tracciato di Suzuka hanno fatto il debutto le mescole più dure presenti nella gamma Pirelli, con la C1 impiegata nel secondo stint del GP di questa mattina. Probabilmente ad accentuare questo vantaggio ridimensionato c’è stato anche l’intervento forzato sull’ala posteriore, con McLaren accusata dell’utilizzo del “mini-DRS”.
Ferrari paga il compromesso nel passo gara
L’analisi del passo gara del GP di Suzuka mostra un quadro prestazionale piuttosto chiaro. McLaren e Verstappen sono attualmente il riferimento. Attardate di circa 2/3 decimi, come successo sia in Australia che in Cina, troviamo Mercedes e Ferrari. Quest’ultima, tuttavia, presenta una differenza importante tra i due alfieri, con Hamilton che ha faticato in modo marcato nelle 53 tornate. A incrementare questo svantaggio c’è la scelta strategica, con l’inglese che ha avviato il suo GP con la C1.
Una scelta che non ha pagato, vista la quasi assenza di degrado nonostante la pista green per la pioggia della notte tra sabato e domenica mattina. L’energia esercitata sugli pneumatici e le basse temperature hanno contenuto questo fattore, annullando la scelta strategica di estendere il primo stint.
Tornando alla lotta nella testa della gara, le due McLaren e Verstappen hanno mostrato dei passi gara molto simili, con una media racchiusa in appena 30 millesimi di variazione standard. Nonostante sia l’olandese a portare a casa il trofeo del vincitore, è stato Norris ad avere il ritmo migliore, seppur di pochi millesimi.
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