La Red Bull arriva a Singapore con poche certezze e tanti dubbi sulla RB20, che potrebbe ripetersi vedendo quanto emerge dall’anteprima.
Red Bull RB20, una vettura che ha vissuto un lento e inesorabile declino dalla tappa di Imola. Da quella tappa, Verstappen ha iniziato a trovare sempre meno confidenza con la sua monoposto, non vincendo da Barcellona. Quella di Baku ha segnato un altro capitolo della storia Red Bull nel 2024, che adesso si avvicina all’unico GP che non ha vinto nel 2023. Scopriamo nell’anteprima, come potrebbe andare il GP di Singapore per la Red Bull, con serie chance di rivivere l’incubo dello scorso anno.
Il nuovo fondo introdotto a Baku ha riportato Perez a vita, mentre Verstappen ha continuato a faticare per tutto il weekend. L’olandese ha anche confermato una scelta drastica a livello di setup, che ha complicato ulteriormente la gara di domenica.
La RB20 è passata dall’essere una monoposto degnamente erede della RB19 a un “mostro”, come definito da Horner. Quest’ultimo, inoltre, ha aggiunto che i primi errori nello sviluppo sono stati commessi a Barcellona del 2023 con l’introduzione di un nuovo fondo. Questo avrebbe innescato le difficoltà di Perez, ignorate visto che Verstappen continuava a vincere. Una serie di errori e di upgrade non funzionanti che hanno dato luce alla RB20 attuale, ormai orfana di Adrian Newey.
L’incubo Singapore è concreto per Red Bull
Procedendo verso Singapore, la Red Bull rischia di rivivere lo stesso incubo del 2023, simile a quello di Monaco 2024. Alla tappa del principato, la RB20 ha sofferto di eccessiva rigidezza, caratteristica che non ha permesso a Verstappen e Perez di copiare al meglio le asperità del tracciato. Problema che in Red Bull si portano avanti dal 2023, quando a Marina Bay McLaren, Ferrari e Mercedes sono state comodamente davanti.
In vista della prossima gara, Red Bull scenderà a Marina Bay con l’assetto da massimo carico per affrontare le curve lente e a 90° presenti. Dal lato meccanico ovviamente si cercherà la maggiore elasticità possibile, fondamentale per copiare le asperità dell’asfalto cittadino.
Leggi anche: F1 | Declino Red Bull – Horner: “Abbiamo iniziato a sbagliare nel 2023”
Proprio l’aspetto dell’elasticità è il punto debole della Red Bull, che è emerso in modo evidente a Baku alla frenata di curva 16. Quella in questione è una curva che prevede una frenata dopo una discesa, condizione che mette alla prova il bilancio aero meccanico della monoposto.
Osservando la fase di frenata Verstappen è costretto a rallentare moltissimo la sua RB20 anticipando la sua frenata e con un impulso sul pedale più prolungato di Leclerc. Questo, aggiunto alla decelerazione che possiamo vedere nel grafico qui sotto, esprime al meglio il problema della Red Bull.
Sembra quindi che la Red Bull cerchi di proteggere il posteriore, attualmente troppo debole per spostare il bilanciamento all’anteriore. Cambiamento che ha tolto il preciso inserimento che avevamo visto a inizio anno. Ciò ha innescato le serie difficoltà alla guida di Verstappen, solito preferire un anteriore più preciso e “favorendo” la ripresa di Perez che preferisce il contrario.
Vedendo questi dati dalla telemetria emerge quindi che l’appuntamento di Singapore potrebbe far emergere di nuovo i problemi di assetto visti nel 2023. Inoltre, questo bilanciamento che si è spostato al posteriore potrebbe compromettere ulteriormente il weekend di Verstappen. Si attende quindi Austin, dove la RB20 avrà un nuovo pavimento per dare fondo agli sforzi dei tecnici nella ricerca della soluzione a questo problema endemico.
Seguici anche sui social: Telegram – Instagram – Facebook – Twitter