Andrea Kimi Antonelli è stato autore di una tre giorni di test in Bahrain più che positiva e si candida ad essere protagonista nella stagione di debutto in F1.
Duecentoventisei giri. Andrea Kimi Antonelli ha deciso di presentarsi così al mondo della F1, con una prestazione nella tre giorni di test in Bahrain che non era affatto scontata. Il pilota italiano è sceso in pista avvolto da un alone di mistero tutt’altro che semplice da eliminare, con i critici pronti ad attaccare lui e Toto Wolff per quella che è stata più volte vista come una scelta affrettata.
Avere un rookie in Mercedes, al posto di un sette volte campione del mondo come Lewis Hamilton, poteva e può ancora rivelarsi un’arma a doppio taglio per il Team Principal delle Frecce d’Argento. Se da un lato un’eventuale stagione positiva potrebbe rappresentare la vittoria di Toto Wolff, dall’altro, infatti c’è la possibilità che il giovane talento italiano possa non portare i risultati necessari.
E per una squadra che nell’ultimo decennio è stata senza dubbio la più vincente, un altro campionato lontano dal vertice sarebbe difficile da accettare. Sì, è vero, il mirino della Mercedes (e non solo) è puntato con forza su quel 2026 che potrebbe ribaltare le carte in tavola, ma allo stesso tempo i vertici del team tedesco potrebbero iniziare a riflettere su possibili cambi a livello di organico.
Ma come sono andati i test in Bahrain di Kimi?
Se è vero che chi ben comincia è a metà dell’opera, beh, in Mercedes possono stare più che tranquilli. Sì, perché la tre giorni di test in Bahrain ci ha raccontato di un Kimi Antonelli tutt’altro che fuori luogo e più che pronto al debutto in F1.
Il pilota italiano ha completato più di duecento giri, andando molto vicino ai numeri di George Russell e dimostrando tanta costanza soprattutto in termini di passo gara. Mercedes, così come hanno fatto gli altri team che avranno dei rookie in squadra, ha infatti deciso di concentrare il programma di lavoro di Antonelli sulla gestione gomme e sulla simulazione gara.
Per chi arriva dalle categorie minori, quello del ritmo da mantenere durante un Gran Premio è uno degli aspetti più difficili su cui lavorare. E in quest’ottica le prestazioni di Antonelli non fanno che confermare quelle che erano le voci su di lui.
Il giovane italiano ha un qualcosa di speciale rispetto agli altri ed è pronto a prendersi la scena già nella stagione di debutto. Non a caso l’obiettivo dichiarato dallo stesso Antonelli in vista dell’Australia è una top 6 che significherebbe arrivare davanti a due dei piloti degli attuali top team. Un risultato non di certo banale e scontato ma sicuramente alla portata di quella che è la stella Antonelli.
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Fonte dell’immagine usata come copertina dell’articolo: F1inGenerale