Helmut Marko ha rivelato un retroscena interessante nella scelta da parte di Red Bull a livello Power Unit, chiarendo l’opzione Mercedes prima di Honda.
Il super consulente della Red Bull ha rivelato di recente il blocco di Toto Wolff dopo la “stretta di mano” con la Mercedes sulla fornitura delle power unit. Una vicenda che risale a diversi anni fa quando a Milton Keynes erano ancora indecisi a quale motorista affidarsi. Lo ha rivelato di recente Helmut Marko, chiarendo che prima di Honda era presente anche l’opzione Mercedes per le power unit del team Red Bull.
La squadra di Milton Keynes è prossima a diventare un costruttore a tutti gli effetti nel 2026, quando con Ford produrrà la propria power unit. Tra due stagioni arriverà anche un importante cambio regolamentare dove tutti dovranno fare i conti con un propulsore totalmente nuovo e pieno di incognite.
Tornando al 2014, quando entrarono in vigore le Power Unit Turbo ibride, Mercedes dimostrò un vantaggio notevole sugli avversari a livello motoristico. In quegli anni, dal 2014 al 2018, Red Bull utilizzò le Power Unit Renault ma firmate Tag Heuer prima di passare a quelle Honda dal 2019. Tuttavia, prima di raggiungere l’accordo con il costruttore giapponese, ci sono state trattative con Mercedes per la fornitura dei propulsori. Lo ha rivelato lo stesso Marko, che afferma un accordo primario con il proprietario della scuderia Dietrich Mateschitz a unire le forze con la Mercedes, definendo un accordo con il defunto Niki Lauda, all’epoca presidente non esecutivo della scuderia.
Un binomio troppo pericoloso
“Nel 2014, quando sono entrate in vigore le nuove regole sui motori, il nostro fornitore di motori, purtroppo, non era in grado di produrre un motore competitivo”, ha detto Marko, parlando del podcast Inside Line. “C’era una grande rivalità con la Mercedes e anche il nostro capo [Mateschitz] non era un grande fan. Gli ho detto: ‘Ascolta, con il nostro motore non possiamo più motivare la gente, perché tutti sanno che con questo motore non si può vincere’ “.
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“Quindi avevamo un accordo con la Mercedes, un accordo stretto con Lauda, che non era supportato da Toto, quindi l’accordo non è stato fatto”.
L’attuale Team Principal ha quindi chiuso la porta alla Red Bull, consapevole della pericolosità del team di Milton Keynes con una PU performante. Rimasti senza fornitore, Marko e Horner si sono quindi rivolti a Honda, che però era ancora lontana dal livello dei top team. Emblematico il team radio di Alonso in Giappone nel 2015 “GP2 Engine”.
Tuttavia, la perseveranza dei giapponesi ha portato a risultati incredibili, che combinati con il team Red Bull si sono trasformati in tre mondiali piloti e due costruttori.
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