Pista di compromesso per eccellenza dove emergono diverse scelte a livello aerodinamico. Scopriamo, nel confronto, quali ali posteriori hanno scelto i team a Baku.
Il tracciato di Baku rappresenta un unicum nel mondiale di F1. Se nei primi due settori è necessaria un’ala da bassissimo carico, nel secondo serve l’ala di Monaco per avere più aderenza nel tratto lento. Diversissime le scelte dei team che approcciano al tracciato azero con visioni diverse. Scopriamo, nel confronto tecnico, come si presentano le ali posteriori dei team per il weekend di Baku.
Top Team
I quattro top team che possono contendersi la vittoria si presentano a Baku con scelte differenti, motivate ovviamente da differenti obbiettivi. Fondamentale in questa pista è proteggere il posteriore, estremamente sollecitato per tutte le ripartenze da curve a 90°. Ferrari, Red Bull e Mercedes hanno scelto, per il momento, di utilizzare l’ala di Spa, caratterizzate da un mainplane dalla corda accentuata e da un camber pronunciato. Il flap mobile presenta una discreta estensione per avere una maggiore efficienza del DRS.
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La SF-24 dopo l’introduzione del nuovo fondo sembra puntare su un livello di carico più alto rispetto agli anni passati. Inoltre, secondo quanto raccolto da F1inGenerale, la nuova specifica di fondo è migliorata nell’efficienza, con un minor drag a parità di carico generato e viceversa.
Scelta controcorrente per McLaren che ha scelto una soluzione più carica per iniziare il weekend. La specifica usata è la stessa di Barcellona e Silverstone, che fornisce maggiore downforce. Nonostante il maggiore carico, l’effetto DRS è molto maggiore vista la lunga corda del flap mobile. Inoltre, il team di Woking può contare sulla dibattuta ala anteriore che permette di migliorare sensibilmente l’efficienza generale della monoposto.
Ali posteriori Alpine, Williams, Racing Bulls e Aston Martin
Gli altri team presenti nelle foto hanno scelto un livello di carico simile con Alpine unica eccezione che ha installato sulla A524 l’ala di Monza. Il carico per la monoposto transalpina è estremamente basso, mentre gli altri sono andati più o meno sullo stesso livello di carico scelto.
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