F1 | Dal passo McLaren ai problemi Ferrari: tutti gli indizi raccolti dai test del Bahrain

McLaren la più pronta, Ferrari tra tanti interrogativi, Red Bull in alto mare, sorpresa Williams: cosa abbiamo capito dai test del Bahrain di F1

Da McLaren a Ferrari, da Mercedes a Williams, con in mezzo l’incognita Red Bull: tutti gli indizi raccolti nei test del Bahrain di F1. Si conclude la tre giorni di Sakhir, dove abbiamo per la prima volta ammirato le prestazioni delle nuove monoposto. Le sorprese non sono mancate, tra vetri rotti, incursione di pulmini, e voci incontrollate che tanto somigliano a curiosi gossip da sala stampa.

F1 | Dal passo McLaren ai problemi Ferrari: tutti gli indizi raccolti dai test del Bahrain
Ferrari, McLaren e gli altri: tutti gli indizi dei test del Bahrain di F1 – PH: F1inGenerale

Dopo tre giorni in pista, il re della classifica generale è un ex-ferrarista. Con un tempo di 1:29.348, Carlos Sainz guida la classifica complessiva a bordo di una sorprendente Williams. Fatto curioso, lo spagnolo era stato in testa anche nei test della passata stagione – segnando un 1:29.921 – un giro, come quest’anno, completato nella seconda giornata di prove.

Le due Ferrari, che un anno fa primeggiavano con il madrileno seguito da Charles Leclerc, stavolta chiudono in seconda e terza posizione. La prima SF-25 è quella di Lewis Hamilton, che fino all’ora di pranzo aveva raccontato di ottime sensazioni sulla monoposto. Soltanto nona la prima delle McLaren, ma questo non deve trarre in inganno: la MCL39 lascia il Bahrain da grande favorita.

McLaren la prima della classe, Ferrari e Mercedes inseguono

Prima con Lando Norris, al giovedì, e poi con Oscar Piastri, la McLaren è la regina del passo gara. Il vantaggio, su distanza di Gran Premio, si aggira intorno ai trenta secondi. Forse sono troppi, magari si tratta di incubo dal quale già a Melbourne gli avversari riusciranno a svegliarsi. Quello australiano è un tracciato diverso dal Bahrain, che ha offerto condizioni favorevoli alla MCL39.

A giudicare dalle prestazioni dei rivali, però, è impossibile non dare per favorito il team di Andrea Stella. Ad inseguire, Ferrari e Mercedes si giocano lo scettro del secondo posto. In effetti, senza i problemi – o scelte tecniche – che hanno chiuso in anticipo il programma di prove di Lewis Hamilton, sarebbe stata forse la scuderia di Maranello a mantenere un leggero vantaggio sui rivali di Brackley.

La SF-25 ha mostrato sprazzi di ottima qualità in pista, ma fatica nel trovare il giusto bilanciamento. Il potenziale non manca e potrà essere sbloccato quando si raggiungerà un’ottimale comprensione del nuovo sistema sospensivo. Possono sorridere le Frecce d’Argento: la W16 è nata bene e trova grande velocità in percorrenza di curva, potrà certamente dire la sua nel corso della stagione.

Red Bull, Williams e poi tutti gli altri

La grande delusione di questi test è senza dubbio la Red Bull. La scuderia che doveva dimostrare di poter lavorare bene anche senza Adrian Newey pare fare l’esatto contrario. Tanti cambi di setup fino all’ultima giornata di prove, con Max Verstappen che non completa neanche una simulazione gara. Le voci da paddock corrono incontrollate e già parlano di un olandese su tutte le furie.

Chi sorride, invece, è la Williams, che sia con Carlos Sainz che con Alexander Albon riesce a trovare buone prestazioni. Il quinto posto nel campionato costruttori sembra alla loro portata, ma occhio all’Alpine, che brilla tra le mani sapienti di Pierre Gasly.

Dietro di loro, lo scenario si fa più intricato. Racing Bulls e Aston Martin hanno affrontato una buona dose di problemi, che ci raccontano di monoposto ancora grezze. È però il team di Silverstone quello più in difficoltà, in attesa del tanto ambito 2026. Tanto lavoro da fare anche in casa Haas e Sauber, con il team di Hinwil che prenota – almeno per ora – l’ultima fila della griglia.

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Foto Copertina: F1inGenerale

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