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F1 | Ferrari, c’è correlazione: a Maranello hanno compreso il problema del bouncing

Da Maranello arrivano notizie incoraggianti sul fronte del bouncing: Ferrari ha ritrovato correlazione con tra i modelli e i circuiti di F1.

Ferrari ritrova la correlazione a Maranello, risolto il boucing sulla SF-24 e buone notizie per il Mondiale di F1. I problemi nati dopo l’aggiornamento di Barcellona potrebbero essere finalmente alle spalle. Un’ottima notizia per Charles Leclerc e Carlos Sainz, ma anche per tifosi e appassionati che possono sperare in un’ultima serie di gare combattute tra ben tre scuderie.

F1 | Ferrari, c'è correlazione: a Maranello hanno compreso il problema del bouncing
Ferrari, a Monza una prestazione stellare per centrare la vittoria – F1inGenerale

A Maranello si torna a sorridere. Come vi avevamo anticipato prima e dopo Monza, in fabbrica si è lavorato molto bene, continuando ad analizzare a fondo i dati emersi dai Gran Premi precedenti alla pausa estiva. L’obiettivo di debellare definitivamente il bouncing, permettendo alla SF-24 di sprigionare tutto il carico acquisito tra Imola e Barcellona, potrebbe essere stato finalmente raggiunto.

La monoposto si è comportata molto bene sia a Zandvoort che a Monza, due tracciati comunque ancora poco indicativi per fornire una risposta definitiva. Bisognerà aspettare più di un mese per il primo vero test, sul tracciato di Austin, in Texas. Fino ad allora, però, è assolutamente lecito sperare, in attesa del prossimo pacchetto di aggiornamenti che interesserà l’anteriore della SF-24.


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Intanto, Jock Clear ha voluto spiegare quali sono state le criticità affrontate dal team: “Poiché [il bouncing] si manifesta solo quando si studia su un’auto vera, è molto difficile da modellare. Più tempo si passa in pista, migliore sarà la correlazione. Direi che ora siamo convinti di aver correlato meglio quello che vediamo, semplicemente perché abbiamo più dati e abbiamo messo a punto i nostri modelli.”

In futuro, ci aspettiamo che questo problema sia sempre meno presente – continua l’ingegnere – Verso la fine dell’anno vedremo di nuovo alcuni circuiti ad alta deportanza, dove il problema si sarebbe presentato all’inizio della stagione, e siamo fiduciosi di poter fare un lavoro migliore per queste casistiche”.

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Foto Copertina: F1inGenerale