Mercedes è tornata e due vittorie consecutive non sono casuali. Come per Ferrari, la Mercedes soffriva dello stesso problema, ma la W15 ne è uscita già in Austria tramite “semplici” step evolutivi.
La vittoria al Red Bull Ring è arrivata per un insieme di fattori che hanno permesso a Russell di siglare il secondo successo in carriera. Nel Regno Unito a Silverstone, la vittoria invece è arrivata per prestazione pura, con un passo gara da riferimento. Due successi che sono arrivati in seguito all’introduzione di un nuovo elemento sulla monoposto di Hamilton e Russell. Un problema, sulla Mercedes W15, che è stato risolto, e adesso affligge la Ferrari SF-24.
In Austria la Mercedes non ha introdotto novità aerodinamiche, ma sul telaio, nella zona degli elementi sospensivi è comparsa una gobba. La prima spiegazione di Mercedes era legata al miglioramento delle capacità di raffreddamento dell’abitacolo. Tuttavia, la posizione è perfettamente compatibile con quella del terzo elemento, ora solo meccanico, che controlla un comportamento fondamentale della monoposto. Assieme agli ammortizzatori e le barre di torsione, il terzo elemento è cruciale per la gestione della piattaforma meccanica e aerodinamica. Nello specifico questo elemento, che è collegato fisicamente ai puntoni/tiranti di reazione delle sospensioni e agli ammortizzatori, permette una gestione affilata della monoposto.
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L’introduzione di una molla più grande, con una dinamica di funzionamento progressiva, e altri elementi hanno corretto il rollio. Un comportamento dinamico che “uccide” le prestazioni di una monoposto, specialmente queste che estraggono la maggior parte del carico dal fondo. Infatti, una monoposto che ruota attorno all’asse longitudinale in curva, genera uno scompenso aerodinamico tra lato destro e sinistro.
Per funzionare al meglio, Mercedes ha dovuto correggere il rollio anche al posteriore, fondamentale per cercare il bilanciamento corretto. Lo stesso Allison ha detto “avevamo la soluzione sotto gli occhi”, indicando che la mancanza di prestazioni era legata a qualcosa di meccanico e relativamente “semplice”. Anche lo stesso TP Toto Wolff si è detto stupito della ritrovata prestazione solo dopo aver sistemato questo aspetto della monoposto. Una soluzione che ha permesso al team di Brackley di trovare in pista la conferma dei dati ottenuti in galleria, dove il carico generato è elevato.
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L’introduzione di questi elementi ha comportato una serie di modifiche ai settaggi della sospensione. Gli interventi dei tecnici, dopo aver fatto le prove al simulatore, sono stati mirati sul comportamento degli ammortizzatori. Questi gestiscono il movimento verticale della monoposto nelle fasi di compressione ed estensione, migliorando il comportamento dinamico della monoposto. Trazione, gestione gomma e stabilità sono solo alcuni aspetti che hanno permesso alla W15 di vincere con un Lewis Hamilton che ha dimostrato ancora una volta di essere un campione.
Mercedes Ferrari problema W15
Ferrari, invece, si è trovata ad inizio 2024 con una piattaforma stabile, ma l’incremento del carico ha mandato in crisi la meccanica. Una situazione differente rispetto a Mercedes, che prima ha stabilizzato la W15 per poi sbloccare il carico aerodinamico della monoposto. Un risultato che ha permesso alla freccia argento-nera di intraprendere una strada ricca di aggiornamenti, previsti sia in Ungheria che in Belgio. La palla passa ora alla Ferrari, che ha davanti a se la dimostrazione che si può ribaltare la situazione a stagione in corso, e perché no, già dalle prossime gare.
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