Qualifiche positive a Las Vegas: ora la Ferrari si tuffa in gara da favorita, ma un fattore può scombussolare i piani di Maranello.
Non è un tracciato semplice nella comprensione quello in Nevada. Le qualifiche riservano sorprese, ma la Ferrari può ritenersi soddisfatta: il Cavallino si prepara al GP di Las Vegas con il titolo di team favorito, ma graining e gomme hard possono creare scompiglio e imprevisti.
Quando cala il sole, nella novembrina Las Vegas, calano a picco anche le temperature. Nella notte del Nevada le vetture lottano per il terz’ultimo trofeo stagionale sfidando freddo e gomme imbizzarrite. Portare gli pneumatici nella giusta finestra di utilizzo è una sfida per tutti anche sul giro secco. La preparazione del tentativo è ancor più delicata del solito, specialmente per una SF-24 che non eccelle in questa particolare disciplina.
Nonostante le annose difficoltà della rossa sul giro secco, le glaciali qualifiche di Las Vegas non annientano il morale dei ferraristi. Sainz perde la pole sul filo del rasoio, situazione simile per Leclerc e una sfumata terza piazza. I due alfieri del Cavallino scatteranno in seconda e quarta posizione, ponendosi in una situazione di vantaggio nei confronti dei rivali mondiali della McLaren al via del gran premio.
Q3 positivo, ma il punto di forza del Cavallino non è la qualifica. Nel corso del weekend la Ferrari si è dimostrata temibile sul passo gara, come testimoniano le simulazioni delle prove libere. Rosse favorite per la vittoria sulla Strip, ma il gran premio riserverà una specifica incognita che potrebbe creare qualche grattacapo.
Gomma hard, la grande incognita del GP di Las Vegas
Non sono solamente la poco “gommata” pista cittadina, la vicinanza dei muretti e le rigide temperature ad impensierire le squadre. I piloti, al termine delle qualifiche, sono d’accordo: un fattore cruciale per il sabato sera di Las Vegas sarà lo pneumatico hard.
Ferrari favorita, ma Piastri e Russell avvertono: “Attenzione alla hard”
Le strategie per le soste in Nevada non definiscono un chiaro piano tattico “principe”. Una o due soste, la scelta potrebbe cambiare. Tante le variabili in gioco, ma la gomma hard sarà la sfida principale, insieme al graining: “Sarà una preoccupazione non solo per noi, sarà un fattore complicato per tutti”, ha spiegato Oscar Piastri. L’australiano ha sottolineato il punto interrogativo su una mescola dura mai provata in prova: “Pensiamo che gran parte della gara sarà su gomma hard, che nessuno ha ancora usato.”
I colleghi dell’alfiere McLaren concordano, George Russell gli fa eco: “Se saremo più forti o più deboli rispetto alla Ferrari sul passo gara? Penso che saremo in una situazione simile. Il 75% della gara sarà su pneumatici hard, ma praticamente nessuno li ha provati, con le medie sarà una sfida. Sarà una lunga gara.”
“Partiremo con le gomme medie, poi vedremo il da farsi”, ha approfondito il #63 della Mercedes, confermando l’atmosfera di incertezza generale. C’è chi si aspetta una corsa combattuta, mai chiara, con cali di prestazione repentini ed una gestione gomme variabile e delicata. Nelle prove libere la Ferrari è apparsa la più pimpante, specialmente con Leclerc, ritenuto “il più competitivo sui long run” da Toto Wolff, ma nulla è ancora deciso. Il GP di Las Vegas appare destinato ad essere distante da un monotono e tranquillo gran premio da gestire.
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