Il 2025 è alle porte, Charles Leclerc riflette sulle chance Ferrari: “In F1 tutto è relativo, non sappiamo dove siano gli altri, ma…”
Charles Leclerc ha fiducia nella Ferrari: se in F1 tutto è relativo, il Cavallino Rampante continua a migliorare. Non manca ormai molto alla presentazione delle nuove monoposto. C’è grande attesa per scoprire quale team avrà osato di più degli altri, in vista di un anno già spesso considerato “di transizione“. Ma per vincere non basterà un progetto iniziale vincente.
La Formula 1 è un mondo fatto di estrema competitività e pressione alle stelle. Tutti, dai piloti agli operai iper-specializzati delle fabbriche, devono svolgere i loro compiti con magistrale precisione. Un solo errore, una sola sbavatura, e un intero progetto può crollare, così come i sogni iridati. Lavorare in Ferrari, sotto lo stemma del Cavallino Rampante, rappresenta poi una responsabilità persino maggiore.
In più occasioni è stato sottolineato ciò su cui si è concentrato Frédéric Vasseur: la creazione di un ambiente sereno e collaborativo, dove non si ha più il timore di sbagliare. Un percorso di correzione di quella filosofia lavorativa che, spesse volte, aveva minato le chance di Maranello. Charles Leclerc riconosce questo lavoro e ne sottolinea la grande importanza, in vista delle prossime stagioni.
Leclerc: “La passione c’è, ma si lavora più serenamente”
In un’intervista rilasciata a RacingNews365, Charles Leclerc racconta la svolta Ferrari: “[Il futuro] è molto difficile da prevedere, perché la Formula 1 è uno sport relativo. Ho grande fiducia nel fatto che al momento stiamo facendo tutto bene e come squadra siamo molto più concreti“.
“Non parlo molto parte tecnica, ancora una volta, tutto è relativo. Non sappiamo se Red Bull o McLaren abbiano trovato qualcosa di molto speciale per la macchina di quest’anno. Ci stiamo concentrando su noi stessi, sullo svolgere il miglior lavoro possibile. La mentalità all’interno della squadra e il modo in cui lavoriamo sono molto migliorati“.
“Ho sempre detto che la Ferrari è incredibile. C’è tanta passione all’interno della squadra, e questo è fantastico perché tutti sono disposti a lavorare un’ora in più e sono davvero motivati a cambiare le cose in meglio. Tuttavia, quando le cose vanno male, le persone ne risentono maggiormente perché hanno un attaccamento emotivo al marchio, che forse in altre squadre è minore“.
“Mi sembra che abbiamo fatto un passo avanti in questo. Sì, c’è ancora la passione, ma siamo molto meno influenzati emotivamente da ciò che accade intorno alla squadra, il che credo sia molto positivo“.
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Foto Copertina: F1inGenerale