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F1 | Leclerc risponde alla “teoria” di Verstappen: “Per me ha esagerato”

Max Verstappen crede che alla guida della Ferrari avrebbe vinto prima il mondiale piloti, ma Charles Leclerc non è così tanto d’accordo

Charles Leclerc non è d’accordo con le ultime dichiarazioni di Max Verstappen sulla Ferrari e sulla vittoria del mondiale piloti. Infatti, secondo il pilota olandese la vittoria del titolo piloti sarebbe arrivata molto prima se avesse guidato una Ferrari o una McLaren.

F1 | Leclerc risponde alla "teoria" di Verstappen: "Per me ha esagerato"
Max Verstappen e Charles Leclerc – Red Bull Content Pool

Il quattro volte campione del mondo è consapevole del fatto che la sua Red Bull non era sicuramente la macchina più forte in griglia e che le due scuderie rivali hanno dimostrato di essere molto più forti. Non per altro, infatti, sono Ferrari e McLaren a contendersi il mondiale costruttori con la Red Bull ormai quasi tagliata fuori.

“Non conosce né la Ferrari né la Mclaren” la risposta di Leclerc

Ma, secondo Leclerc, non è così semplice arrivare a questo tipo di conclusioni. Il pilota monegasco ha commentato senza mezzi termini la “teoria” dell’olandese, chiarendo che la soluzione è molto più complessa di come può sembrare.

Io credo che Max sia molto forte, è un pilota speciale e ha una sicurezza molto spiccata. Questo lo rende un rivale perfetto. Ma penso che sia molto difficile dire qualcosa del genere senza sapere realmente come sono le auto di cui parlava, la McLaren e la Ferrari appunto” sostiene Leclerc.

Poi spiega il suo pensiero a riguardo. “Non posso sapere se avrebbe vinto prima il titolo con la Red Bull perché io non conosco la sua macchina. Così lui non conosce la nostra e non dovrebbe arrivare a queste conclusioni. Non conosce la Ferrari, non conosce la McLaren, come fa a dire queste cose?“.

Per questo motivo credo che lui abbia esagerato nel dire quello che ha detto. Ripeto, lui è un pilota molto forte. Però su questo forse poteva evitare” conclude poi il pilota numero 16 della Ferrari.

Leggi anche: F1 | Leclerc ritorna sul diverbio con Sainz a Las Vegas: “Ecco cosa ci siamo detti”

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1 commento

Jonathan 28/11/2024 at 20:50

Sono d’accordo con Verstappen. Anche se la differenza maggiore a mio avviso la fa il muretto box nelle scelte di strategia prima e soprattutto durante la gara, gli errori e i secondi persi nei pit stop e ultimo ma non per importanza il fatto che in Red Bull le gerarchie sono chiare già in partenza mentre in Ferrari e nelle altre scuderie il potenziale di punti validi per il campionato piloti non è massimizzato già in partenza e questo crea scelte e situazioni di gara differenti che possono limitare la performance del singolo pilota che oltre a sfidare gli altri deve vedersela anche e soprattutto con il compagno di squadra, come abbiamo visto bene in McLaren ma anche in Ferrari; Leclerc dopo Sainza in Australia, Giappone, Austria, UK, Sprint Austin, Messico, Las Vegas oltre a Miami(errore in P1), Imola(errore ultimi giri), Baku(vittoria sfumata per negligenza e se non fosse stato per Perez buttava fuori se stesso e Sainz anche in quella occasione sarebbe con tutta probabilità arrivato dietro di loro addirittura quarto avendo ormai distrutto le gomme), … Si. Credo proprio che i punti che han perso via via per errori e scelte scellerate in casa Ferrari e McLaren uno come Verstappen al volante di queste non li avrebbe persi, sarebbero stati comunque molti meno per ovvi motivi, un po’ come quando Schumacher arrivò in Ferrari… per markering e “prestigio” si evitò addirittura di far riportare dopo tanti anni il mondiale piloti a Maranello dal compagno Irvine nell’anno dell’infortunio del tedesco. Perciò si si credo che Verstappen, anche se può sembrar peccare un pelo di arroganza e presunzione, non abbia poi detto una cosa troppo fuori dalla logica, certo non le conosce dall’interno, ma gli basta fare due calcoli e aver osservato come sono andate le cose, in fondo Leclerc sa di aver sprecato molto in diverse occasioni escludendo forse Canada dove fra condizioni di meteo avverso specialmente alle rosse (il freddo e la pioggia sono nemici delle rosse) e il problema al motore i sogni di gloria di Montecarlo si sono spenti in poco tempo.

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