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F1 | FIA contro parolacce nei team radio, Hamilton accusa Ben Sulayem di razzismo

Hamilton ha accusato Mohammed Ben Sulayem, presidente della FIA, di razzismo riguardo l’utilizzo di parole non consone nei team radio da parte dei piloti

Lewis Hamilton ha risposto senza mezzi termini alle affermazioni di Mohammed Ben Sulayem, presidente della FIA, riguardo la questione dell’utilizzo delle parolacce nei team radio. Infatti, alla vigilia del GP di Singapore, il presidente FIA è intervenuto sulla questione in modo abbastanza duro.

I piloti non sono dei rapper, non devono utilizzare queste parole nei team radio. Loro dicono la parola F quante volte al minuto? Noi non siamo così. Loro sono loro e noi siamo noi. Bisogna che si limitino nell’utilizzo di questo linguaggio non consono” ha sostenuto Ben Sulayem.

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Lewis Hamilton in conferenza stampa – F1inGenerale

In merito alla questione si è espresso anche Lewis Hamilton. Tendenzialmente, il sette volte campione del mondo ha dato ragione a Ben Sulayem sul discorso di limitarsi perchè potrebbe non passare una buona immagine della Formula 1. Tuttavia, ha avuto da ridire su come il presidente della FIA abbia scelto di esprimere il concetto, accusandolo di elementi razzisti presenti nel suo discorso.

Hamilton “Discorso per stereotipi, c’è del razzismo”

Quando avevo 22 anni, non ci pensavo molto e mi sembrava più che le mie emozioni si accendessero e dicessi semplicemente quello che mi passava per la testa. Evidentemente dimenticavo quante persone e quanti bambini mi stavano ascoltando. In questo senso, dunque, mi trovate d’accordo con quanto dice Ben Sulayem” dichiara Hamilton durante il media day del GP di Singapore.

Il concetto, dunque, va bene. Ma non mi piace come l’ha espresso. Parlare di rapper così è un elemento molto stereotipato. In più se pensiamo che la maggior parte dei rapper siano neri, dire ‘Noi non siamo come loro” è un po’ esagerato“.

Quindi penso che quelle siano state le parole sbagliate e c’è una componente razzista. Ma come ho detto, sono d’accordo nel ripulire un po’ la cosa. I piloti più giovani devono imparare a regolarsi, se vengono applicate delle multe su questa cosa potrebbe essere una buona soluzione” conclude poi il pilota della Mercedes.

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