L’associazione dei piloti di F1 alza la voce con la FIA e chiede chiarimenti: il comunicato della GPDA sul “proibizionismo” della Federazione sul linguaggio.
Da alcuni mesi la FIA si è mostrata particolarmente insofferente nei confronti di ogni manifestazione di linguaggio “fuori dalle righe”: a subirne le conseguenze sono stati Verstappen e Leclerc, ora la GPDA dei piloti di F1 alza la voce con la Federazione.
La severa intolleranza della Federazione nelle ultime settimane ha provocato ilarità sui social e malcontento tra i piloti del Circus. Dopo aver messo al bando ogni tipo di linguaggio “scurrile”, la FIA ha tirato le orecchie ai piloti che si sono macchiati di tale “colpa”. Il primo a ricevere la punizione della Federazione è stato Max Verstappen, che dovrà svolgere alcuni lavori “socialmente utili”. Più leggera, in quel di Città del Messico, è stata la mano della FIA con Charles Leclerc, che – durante una conferenza stampa – si era lasciato scappare una parola poco gradita da una intransigente FIA.
Nella giornata di giovedì 7 novembre è arrivata la risposta dei piloti di F1 alla Federazione. I protagonisti del paddock, pur riconoscendo il ruolo principe di arbitro della FIA, hanno manifestato un chiaro malcontento nei confronti del recente “proibizionismo”.
Piloti contro l’atteggiamento FIA: “Siamo adulti”
“I nostri membri sono piloti professionisti”, si legge nel comunicato della Grand Prix Drivers Association. “Corrono in F1, l’apice del motorsport internazionale. Sono gladiatori e ogni weekend di gara creano grande spettacolo per i fans.”
“In riferimento al linguaggio scurrile, c’è una differenza tra un’imprecazione volta ad insultare qualcuno e un’imprecazione più casuale che può essere usata per descrivere per esempio una difficile situazione meteo o magari un oggetto inanimato come una vettura di F1 o una situazione di guida”, prosegue la nota ufficiale.
“Invitiamo il presidente della FIA anche a riconsiderare il proprio tono e linguaggio quando parla ai nostri membri, sia che lo faccia in una manifestazione pubblica o in altre circostanze“, si legge. “I nostri membri sono adulti. Non hanno bisogno di ricevere istruzioni attraverso i media su questioni superflue come indossare gioielli o mutande.”
Multe ai piloti: “Dove finiscono i soldi?”
La nota dell’associazione dei piloti di F1 continua e chiede chiarimenti finanziari alla FIA e Ben Sulayem. “La GPDA esprime il proprio punto di vista secondo cui le sanzioni pecuniarie non siano appropriate per il nostro sport. Negli ultimi tre anni abbiamo sollecitato il presidente della FIA a condividere i dettagli e la strategia riguardo le multe, per sapere come vengano imposte e dove vada a finire il denaro.”
I piloti inoltre esprimono le proprie preoccupazioni. Secondo la GPDA le continue sanzioni pecuniarie contribuirebbero ad un’immagine negativa della F1. “Ancora una volta chiediamo che il Presidente FIA sia diretto e trasparente in materia finanziaria, tenendo un dialogo aperto con noi piloti.”
In conclusione, l’associazione si propone di collaborare costruttivamente con tutti gli organizzatori, presidente FIA compreso, per “promuovere il benessere della F1”.
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