Frédéric Vasseur non nasconde un pizzico di delusione dopo il GP di Abu Dhabi di F1: cos’è mancato alla Ferrari per vincere nel 2024?
Ferrari, il Costruttori è solo un’illusione: Frédéric Vasseur analizza cos’è mancato per vincere in F1 già nel 2024. Il Gran Premio di Abu Dhabi consegna il titolo a McLaren, dopo una gara non priva di colpi di scena. Le due SF-24 lottano e sperano fino alla fine, ma neanche l’incredibile rimonta di Charles Leclerc serve a strappare i punti necessari per la vetta iridata. Una delusione, certo, ma soltanto parziale.
Gli umori nel garage Ferrari, alla bandiera a scacchi di Yas Marina, sono contrastanti. C’è la soddisfazione per un doppio podio quasi inaspettato. La delusone per un titolo Costruttori che, in pochi attimi, assume le sembianze di un sogno infranto. La malinconia per l’addio – o l’arrivederci – di Carlos Sainz, che lascia Maranello dopo quattro anni da ferrarista purosangue.
Gli uomini in Rosso, in fondo, lo sanno: un successo, quest’anno, sarebbe stato anche possibile. Lo sa Frédéric Vasseur, che non si nasconde dietro il secondo posto: dalla Ferrari ci si aspetta di più. Eppure, date le premesse di gennaio o febbraio, concludere la stagione lottando per un mondiale deve essere un importante obiettivo intermedio. Imparando, migliorandosi, puntando subito al 2025.
Ferrari, i “punti persi” della stagione: l’analisi di Vasseur sul 2024
A fine gara, Frédéric Vasseur si apre con i giornalisti, tra cui gli inviati di F1inGenerale, sul bilancio della stagione: “Non vorrei fare la lista [dei punti persi]. In Canada, sulla carta, saremmo dovuti essere veloci e abbiamo portato a casa un doppio zero. Poi abbiamo avuto tre o quattro gare dove abbiamo un po’ faticato, per via dell’aggiornamento. Abbiamo perso tra gli 80 e i 90 punti su McLaren, in quel periodo“.
“Poi abbiamo avuto weekend come Baku, dove avremmo potuto fare anche meglio della seconda posizione con Charles. Anche Singapore è stata difficile, finendo noni e decimi in qualifica. Ma tutto questo è vero anche per McLaren. Se si analizza la loro stagione, si possono trovare molti punti persi. Il mio lavoro deve essere anche quello di minimizzare queste perdite“.
Ma è stata quindi una generale mancanza di ritmo a rallentare Ferrari? Il team principal è chiaro: “Ovviamente sarebbe meglio essere due decimi al giro più veloci. Però credo che, di tracciato in tracciato, abbiamo circa lo stesso numero di vittorie di McLaren. Loro erano un po’ più veloci in qualifica, noi probabilmente lo siamo stati di più in gara, ma è sempre stato un duello al limite. È questione di circostanze“.
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Foto Copertina: F1inGenerale