Toto Wolff ha commentato la notizia bomba che vede coinvolta General Motors come prossimo team in F1 dal 2026.
La mattinata italiana si è aperta con la notizia bomba dell’annuncio imminente dell’ingresso di General Motors in F1 dal 2026, con Toto Wolff che si è espresso a riguardo. Qualora dovesse arrivare l’annuncio del team americano, concluderebbe una trafila di notizie che hanno animato quasi tutto il 2024.
Al termine della giornata delle prime due prove libere del weekend di Las Vegas, dal paddock americano è esplosa la notizia dell’ingresso del team numero 11. Come riportato da RN365 e FormulaHu, Liberty Media parrebbe aver accettato la candidatura di General Motors. Si tratta di un dietrofront a metà. Infatti, la FOM ha accettato il candidato General Motors e non Andretti Global, quasi a confermare gli screzi presenti precedentemente con Michael Andretti.
Una situazione che però non trovava d’accordo tutti i team, i quali avrebbero dovuto dividere i proventi tra 11 squadre. Tuttavia, lo scenario sembra essere cambiato vista la continua crescita della serie in giro per il mondo. Tanto che nella conferenza stampa dei TP di Las Vegas, Toto Wolff e Fred Vasseur si sono espressi in modo né positivo né negativo, lasciando spazio ad interpretazioni delle loro dichiarazioni.
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“Penso che se una squadra può contribuire al campionato, in particolare se GM decide di entrare come proprietario di una squadra, la storia è diversa. E finché si tratta di un’iniziativa creativa, che significa far crescere la popolarità di questo sport e le sue entrate, allora nessuna squadra sarà mai contraria. Quindi ci spero. Nessuno di Andretti, Andretti Global o qualunque sarà il nome, mi ha mai detto una sola frase di presentazione della parte accrescitiva. Ma non ne hanno bisogno perché non sono i team a decidere. È il detentore dei diritti commerciali, con la FIA, non abbiamo voce in capitolo”.
Molto più sintetico invece Frederic Vasseur, che ha seguito quanto detto dal suo amico e omologo della Mercedes. “In fin dei conti, non sono sicuro che la nostra parola entri nella discussione. La discussione è tra la FIA, la squadra e la FOM. Non è una nostra scelta. Di sicuro, come ha detto Toto, se è un bene per lo sport, per lo spettacolo, per il business e aggiunge valore al lato sportivo, siamo tutti d’accordo. Ma ancora una volta, la decisione spetta alla FOM e non a Toto, a me o a Oliver (Oakes, TP Alpine).”
Sulla stessa linea si è schierato anche il TP dell’Alpine Oakes, che ha commentato: “Penso che abbiano coperto tutto. Credo che la FOM sia stata abbastanza trasparente nella sua decisione e nel valore che avrebbe dovuto apportare.”
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