F1 | George l’indovino: Russell rivela le strategie dei rivali. E su Piastri…

Terza posizione per George Russell durante le qualifiche del GP di Arabia Saudita: il britannico non nasconde un certo rammarico.

Ad un certo sembrava essere il favorito per la pole position. Alla fine George Russell si è dovuto accontentare di una terza posizione nelle qualifiche del GP di Arabia Saudita che dà continuità a quanto di buono sta facendo in questo avvio di 2025.

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Terza posizione per George Russell durante le qualifiche del GP di Arabia Saudita: il britannico non nasconde un certo rammarico – Foto: Antonio Spina per F1inGenerale

Il pilota della Mercedes è infatti una delle note più liete di questa prima parte di campionato, grazie a dei risultati che gli hanno permesso di guadagnarsi il rinnovo. Stando a quelle che sono le ultime voci, Toto Wolff non avrebbe più alcun dubbio su quella che sarà la line up del prossimo anno.

Dopo un anno passato a corteggiare Max Verstappen, il team principal delle Frecce d’Argento sembra essere sempre più convinto a puntare con forza sulla coppia di piloti attuale. Si parla infatti di un rinnovo pluriennale per Russell con uno stipendio di circa trenta milioni all’anno.

Russell mastica amaro nel sabato di Jeddah

Onestamente all’inizio della sessione sarei stato felice di chiudere terzo. Ma guardando a quanto ci sono andato vicino…”, ha dichiarato Russell non nascondendo un certo rammarico per la mancata pole. “Sai che puoi sempre fare qualcosa in più anche se è stata una sessione strana con la bandiera rossa che ci ha costretto a fare un solo giro. Sicuramente in vista della gara partiamo da una buona posizione”.

Ho spinto forse troppo nel primo settore e questo ha compromesso il resto del giro“, ha poi aggiunto Russell. “Per quanto riguarda il Gran Premio, nessuno ha provato la gomma dura e la media non sembrava funzionare troppo sul long run. Se Oscar dovesse riuscire a passare Max poi scapperà via senza problemi. Lando partirà con le dure e qui può sempre esserci una Safety Car, quindi vediamo”.


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Fonte dell’immagine usata come copertina dell’articolo: Antonio Spina per F1inGenerale