Mario Isola risponde a George Russell in merito alle mescole per la F1 prodotte da Pirelli: il fornitore italiano non ha rilevato anomalie.
Pirelli, tramite Mario Isola, risponde a George Russell sulla questione delle gomme per la F1. Il fornitore italiano interviene dopo le forti critiche avanzate dal pilota britannico al termine del Gran Premio di Baku. “Neanche chi fa le gomme le capisce“, aveva lamentato l’alfiere Mercedes, evidenziando le discrepanze nella performance tra le gomme medie e le gomme dure.
Che le gomme siano diventate un punto critico della Formula 1 di oggi è innegabile. Lo si capisce bene osservando gli out-lap dei piloti, i giri di preparazione prima del tentativo lanciato in qualifica: la preparazione è maniacale, scientifica, per portare le mescole nell’esatta finestra di temperatura necessaria per il loro corretto funzionamento con un determinato setup della monoposto.
La stessa cosa avviene nel giro di uscita dai box in gara, dove spesso i piloti sono “costretti” a mantenere un certo ritmo per evitare di stressare eccessivamente il nuovo set. In realtà ciò non basta ad avanzare una critica al fornitore, che comunque segue le indicazioni della Federazione Internazionale. Certamente, visto il reiterarsi delle problematiche anche nel sabato di Singapore, un tavolo sarebbe consono aprirlo.
La versione di Mario Isola sulle gomme Pirelli
Dopo il Gran Premio di Baku, il motorsport director Pirelli, Mario Isola, ha avuto un dialogo con George Russell. Il punto focale della discussione è stato l’evidenziare come, in effetti, Pirelli non abbia riscontrato particolari anomalie durante il weekend: “Guardando i dati di tutte le vetture a Baku – spiega l’italiano ad F1 TV – non abbiamo trovato nulla di strano in termini di prestazioni degli pneumatici“.
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“Direi che ci sono molti elementi che contribuiscono alle prestazioni: l’assetto della vettura, la delicatezza con cui si introduce lo pneumatico nei primi giri, l’evoluzione della pista. Quando si tratta di un campionato in cui ogni millesimo di secondo conta per il risultato finale, la tensione è ovviamente molto alta e anche una piccola differenza di prestazioni può avere un ruolo nel risultato finale“.
“Ma la Williams si è comportata abbastanza bene con entrambe le mescole, così come la McLaren e altre squadre. Dovremmo quindi analizzare nello specifico quello che è successo alla Mercedes, ma di solito facciamo analisi che riguardano tutte le squadre”.
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Foto Copertina: F1inGenerale