F1 | GP Australia – Bearman fa mea culpa dopo l’incidente con la Haas: “Ho sbagliato l’approccio, chiedo scusa”

Dopo l’incidente nelle Prove Libere 1 del GP d’Australia, Oliver Bearman chiede scusa alla Haas: “Ho semplicemente perso la macchina”

Non un ottimo esordio per Oliver Bearman: l’inglese mette KO la Haas nel corso delle FP1 del GP d’Australia di F1. Un impatto violento, in uscita da Curva 10, che gli ha pregiudicato lo svolgimento della successiva sessione di prove. Al di là del danno, il rookie, in orbita Ferrari, dimostra grande maturità e si assume tutte le colpe dell’incidente.

F1 | GP Australia - Bearman fa mea culpa dopo l'incidente con la Haas: "Ho sbagliato l'approccio, chiedo scusa"
Oliver Bearman, rookie della Haas, durante i test F1 del Bahrain – PH: F1inGenerale

Capita a tutti di sbagliare. Nell’anno degli esordienti – ben sei sulla griglia, nel 2025 – bisogna aspettarsi qualche errore di troppo. Fa parte del normale percorso di adattamento alla Formula 1, uno sport tanto spettacolare quanto spietato. Lo ha imparato a sue spese anche Andrea Kimi Antonelli, quando concluse in anticipo la sua prima sessione di libere a Monza, lo scorso anno.

Questa volta è toccato ad Oliver Bearman. Il giovane inglese, già promesso sposo della Ferrari, allarga troppo la traiettoria in uscita da Curva 10. La sua Haas oltrepassa il cordolo, finendo nella ghiaia e perdendo aderenza. A quel punto, Bearman è un semplice passeggero: la sua monoposto si gira e va ad impattare violentemente contro le barriere.

Bearman dopo l’incidente: “È solo colpa mia”

Intervistato dai giornalisti dopo la sessione, l’inglese fa mea culpa: “Ho semplicemente perso il controllo della vettura – ha spiegato, come riporta Motorsport-Total.com – Una volta che sei nella ghiaia, purtroppo non hai più il controllo. Credo di aver voluto spingere troppo. In Formula 2 si va subito in qualifica dopo la prima sessione di prove, ma qui è diverso“.

In Formula 1 si hanno altre due sessioni di prove, quindi non si deve guidare subito al limite“. Il giovane rookie si scusa con la squadra, ma resta il rammarico di un venerdì finito troppo presto. La scuderia americana non ha brillato neanche con Esteban Ocon, soltanto 19esimo nelle FP2. Il lavoro da fare, confessa Ayao Komatsu, team principal, è ancora tanto.

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Foto Copertina: F1 via X