La FIA ha spiegato le scelte prese in merito allo specchietto di Albon, nel GP del Qatar di F1, che ha portato alle forature di Sainz e Hamilton.
GP del Qatar, caos specchietto in F1: la FIA spiega il retroscena della foratura di Sainz e Hamilton. Il momento clou del Gran Premio di Losail ha scatenato non poche polemiche: uno specchietto, lasciato sul rettilineo principale da Alexander Albon e poi frantumato da Valtteri Bottas, potrebbe essere stato la causa scatenante delle forature di Ferrari e Mercedes.
Altra gara, altra polemica sulla gestione della Federazione Internazionale. Questa volta c’è davvero tutto: Safety Car mancate, brutali penalità e decisioni controverse. Dalla retrocessione in griglia di Max Verstappen allo Stop&Go rifilato a Lando Norris, il nuovo direttore di gara Rui Marques ha avuto un bel daffare. Ma il momento più contestato arriva al Giro 30.
Alexander Albon perde lo specchietto destro, che resta sul rettilineo di partenza. La FIA espone doppia bandiera gialla – ignorata da Lando Norris, da qui la penalità – ma decide di non agire ulteriormente. Pochi giri dopo, Valtteri Bottas colpisce lo specchietto, frantumandolo. Due forature, per Carlos Sainz e Lewis Hamilton, forse causate proprio da quei detriti, convincono la direzione gara ad optare per la Safety Car.
Caos FIA in Qatar: la questione specchietto poteva esser gestita diversamente?
La domanda che tanti addetti ai lavori si sono posti è semplice: un’uscita anticipata della Safety Car avrebbe potuto evitare il successivo caos in pista? Per rispondere alle accuse, la Federazione Internazionale ha rilasciato un comunicato dove spiega le ragioni delle proprie scelte.
“La prassi prevede che la Safety Car non venga utilizzata in presenza di una piccola quantità di detriti al di fuori della traiettoria di gara – si legge dal documento, come riporta Motorsport.com – L’ampia quantità di detriti dopo che una vettura ha colpito lo specchietto e le forature che si sono verificate poco dopo hanno imposto la decisione di una Safety Car“.
“Una VSC non sarebbe stata una soluzione, in quanto le vetture rimangono sparpagliate e non c’è tempo sufficiente per un commissario per rimuovere i detriti“. In ogni caso, “la FIA rivede costantemente i propri metodi e processi e analizzerà ulteriormente lo scenario specifico, discutendone con i team, per verificare se in futuro sarà necessario adottare una linea d’azione diversa“.
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Foto Copertina: Scuderia Ferrari
1 commento
Non c’era bandiera gialla altrimenti Bottas non sarebbe stato sorpassato. Bottas era fuori traiettoria per favorire il sorpasso ed è così che col fondo ha tritutatolo lo specchietto
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