Hamilton si è espresso sui principali valori in campo che vedremo a Singapore e la sua scelta è ricaduta su Ferrari per motivi progettuali.
Lewis Hamilton scenderà in pista a Singapore per l’ultima volta al volante di una Mercedes. Infatti, dal 2025 sarà al volante della Ferrari 677 e al fianco di Leclerc. La pista di Marina Bay sarà anche complessa per via delle sconnessioni e la natura tortuosa del tracciato. Proprio su quest’ultimo elemento Hamilton vede favorita la Ferrari in vista del GP di Singapore.
Lewis Hamilton può considerarsi come uno dei re di Singapore, anche se dietro di una sola vittoria rispetto a Vettel. L’inglese però è stato capace di assicurarsi un giro di qualifica nel 2018 tra i più sensazionali e unici della storia della F1. Tre settori più veloci in assoluto e un distacco al compagno di squadra non indifferente.
Negli anni la Mercedes è riuscita ad assicurarsi la vittoria diverse volte sul tracciato cittadino di Marina Bay. Tuttavia, negli ultimi anni, quando le vetture hanno iniziato a crescere nelle dimensioni, i risultati sono iniziati a calare per via di un “vizio” progettuale. Infatti, la Mercedes storicamente sceglie una base vettura lunga, problematica per i tracciati tortuosi come quello di Singapore.
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Al contrario fa Ferrari, che ha sempre scelto una base vettura leggermente più corta e che più si adatta su questi tracciati. Ne sono la conferma le vittorie ottenute nel 2015, 2019 e 2023. Un esempio sottolineato da Hamilton, che si vestirà di rosso proprio nel 2025.
“Non direi che questa sia mai stata una pista davvero fantastica per me”, ha confessato Hamilton nella sessione media prima del GP di Singapore. “È stata una pista un po’ difficile per noi, per il modo in cui progettiamo e abbiamo progettato le auto, perché se si guarda a molti circuiti stradali, non siamo mai stati particolarmente forti, mentre nei circuiti più aperti siamo migliori”.
“Guardate a noi rispetto alla Ferrari, mega nell’ultima gara, saranno forti questo fine settimana. C’è un certo design che hanno che sembra essere di buon auspicio per questi circuiti. Poi arriviamo in un posto come Silverstone, dove siamo molto forti, quindi ci sono molte lezioni positive da trarre da questi circuiti, ma alla fine quando si tratta di piste come questa, è una lotta”.
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