F1 | GP Ungheria, Perez al bivio: “Non sono al 100% ma non c’è una deadline”

Dopo una lunga serie di cattive prestazioni, il sedile di Sergio Perez in F1 è rovente, ma il messicano non perde fiducia e freddezza in Ungheria.

F1 – Perez, il sedile è rovente, il GP d’Ungheria è uno spartiacque. Il messicano manca la Top 5 da Miami e non sale sul podio dalla Cina. Una striscia di risultati deludenti che, con Silverstone, si è allungata a ben sei Gran Premi. In un Mondiale aperto, che vede tre o quattro costruttori lottare per le primissime posizioni, centrare piazzamenti importanti è fondamentale e Red Bull sta perdendo la pazienza.

F1 | GP Ungheria, Perez al bivio: "Non sono al 100% ma non c'è una deadline"
Sergio Perez nega l’esistenza di una deadline estiva nel suo contratto – Red Bull Content Pool

La storia sembra ripetersi. Da quanto Max Verstappen ha preso le redini di Red Bull, da giovanissimo, nel 2016, Milton Keynes ha quasi sempre faticato nel trovare una seconda guida all’altezza dell’olandese. Non ci è riuscito Pierre Gasly – poi vincente con AlphaTauri, oggi VCARB – e neanche Alexander Albon. Con l’arrivo di Sergio Perez nel 2021 le cose sembravano finalmente essere cambiate.

Dopo due stagioni pressocché positive, condite dalle splendide manovre difensive su Lewis Hamilton nel suo anno d’esordio con Red Bull, il messicano sembra essersi perso: “Non sto performando al mio massimo, soprattutto con le circostanze che si creano quando ci si mette in posizioni complicate. Me ne prendo grandi responsabilità. Ma l’unica cosa che avrà importanza è dove sarò dopo Abu Dhabi“.

Perez non si lascia scalfire dalla pressione

La costante dell’ambiente Red Bull, che riguarda anche il team satellite VCARB, è l’abitudine di scaricare i propri piloti al reiterarsi delle brutte prestazioni. Vittima più recente di questa dinamica è stato Nyck de Vries, ma rumors simili hanno toccato da vicino anche Daniel Ricciardo, rientrato in griglia proprio al posto dell’olandese e già quasi vicino all’addio nel corso del 2023.


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Sì, è difficile eliminare il rumore esterno – spiega Sergio Perez ai media in Ungheria, fra cui F1inGenerale – ma vengo qui per dare il meglio di me, il massimo sforzo, e quando sono qui, quando sono a casa ad allenarmi, quando sono con la squadra al simulatore, mi concentro sulle cose importanti. Tutto è più grande quando sei in Red Bull, ma penso sia il bello di questa sfida“.

Il messicano assicura: non esiste alcuna deadline relativa alla pausa estiva, pur rifiutandosi di scendere nei dettagli del suo contratto. Intanto, però, prende forza la candidatura di Carlos Sainz per il suo sedile in Red Bull. Lo spagnolo continua a prendere tempo, tenendo bloccato il mercato piloti e aspettando la giusta occasione per il suo dopo-Ferrari.

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Foto Copertina: Red Bull Content Pool