F1 | Horner svela il motivo per cui la Red Bull RB21 è “uguale” alla RB20

Le prime immagini del Bahrain restituiscono una Red Bull RB21 che sembra essere molto simile alla RB20: Horner ha spiegato il motivo

Dopo le prime immagini dal Bahrain, i tifosi si sono scatenati sul web e nel mirino è finita la nuova Red Bull RB21 che sembra essere molto simile alla RB20, ma Christian Horner è intervenuto subito per spiegare il motivo. Il team principal della Red Bull ha chiarito subito che non si tratta di mancanza di sviluppi o altro.

Durante la conferenza stampa dei team principal del Bahrain, all’ingegnere inglese è stato chiesto se questa somiglianza è causata da uno stop negli sviluppi da ricondurre al cambiamento di regolamento. Dal prossimo anno, infatti, verrano introdotte le nuove modifiche e ci sarà un regolamento molto diverso rispetto all’attuale.

F1 | Horner svela il motivo per cui la Red Bull RB21 è "uguale" alla RB20
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La Red Bull sarà fuori dalla lotta mondiale?

Con questo ciclo regolamentare, le vetture si sono molto uniformate e si assomigliano molto. Il motivo per cui vedete la monoposto simile alla precedente è questo. Ci sono comunque delle differenze marginali e ogni superficie della nostra vettura è diversa rispetto all’anno scorso, anche se può sembrare simile. Altri team si sono avvicinati a questa filosofia, quindi la competizione sarà ancora più serrata“.

Horner ha poi spiegato cosa si aspetta che succederà durante questa stagione. “Alcune vetture si adatteranno meglio a determinati circuiti rispetto ad altre. Sarà fondamentale estrarre il massimo dal proprio pacchetto in ogni gara. Il grande vantaggio sarà per i tifosi, perché potremmo avere fino a otto vincitori diversi quest’anno e qualche sorpresa“.

Tuttavia il team principal non nega che il lavoro da svolgere è solo all’inizio. “Penso che dobbiamo migliorare alcune caratteristiche della vettura dell’anno scorso. Il team ha lavorato duramente su questo durante la pausa invernale. Non dimentichiamo che l’anno scorso abbiamo comunque vinto nove gare e quattro Sprint, quindi avevamo una base solida su cui lavorare“.

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