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F1 | Anche il Re delle Parolacce sta dalla parte di Max Verstappen, ma attenzione ai dettagli

Sul caso “parolacce” arriva l’opinione del loro Re indiscusso in F1, Gunther Steiner, che si schiera dalla parte di Max Verstappen.

Caso “parolacce”, Gunther Steiner sta con Max Verstappen ma mette le cose in chiaro: lui non ha mai commesso turpiloquio in conferenza stampa. L’opinione del Re del paddock per quanto concerne il linguaggio scurrile è finalmente arrivata. L’ingegnere italiano, divenuto un meme del web per le sue sfuriate in “Drive to Survive”, ha commentato la nuova presa di posizione da parte della FIA.

F1 | Il Re delle Parolacce sta dalla parte di Max Verstappen, ma attenzione ai dettagli
Gunther Steiner sta con Max Verstappen sul caso parolacce in F1 – F1inGenerale

Ne sentiremo parlare ancora, almeno fino al Gran Premio di Austin. La sanzione data a Max Verstappen per turpiloquio in conferenza stampa ha dato vita a lunghi e accesi dibattiti, forse anche scostando l’attenzione da problemi ben più seri che riguarderebbero la Federazione Internazionale. In ogni caso, tutti hanno espresso la propria opinione, che siano piloti, team principal o addetti ai lavori.

In particolare, se i piloti si sono mostrati per lo più contrariati dalle nuove regole imposte dalla FIA, i team principal hanno posto l’accento sul contesto: va bene lasciarsi scappare parole poco consone alla televisione se in pista, in team radio, ma in conferenza stampa andrebbe mantenuto un certo contegno. Opinione in parte condivisa anche da Gunther Steiner.


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Non credo che sia esagerato quello che è stato detto – ha spiegato l’ex team principal Haas al podcast Red Flags – Max ha spiegato la situazione della sua auto, non ha parlato di una persona. Ci sono altre parole che avrebbe potuto scegliere? Sì. Ha usato una terminologia che viene usata spesso? Sì. Forse non è corretto, ma è sbagliato? Forse no. Sono molto indeciso su questo punto“.

In gara, alla radio, posso capirlo perfettamente perché l’adrenalina è alta – spiega Gunther Steiner – Quello che dici lì, non lo pensi davvero, non lo porti a casa con te. Ma non credo fosse necessario farne un dramma. Per me la questione dei gioielli è stata molto simile. Siamo nel 2024, è questo che cerco di dire. Qualcuno che indossa un orecchino? Non me ne può fregare di meno“.

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Foto Copertina: F1inGenerale

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