Stefano Domenicali, CEO della F1, conferma le speculazioni che vedevano un concreto interesse del Ruanda per un Gran Premio in Africa.
La F1 apre ad un Gran Premio in Africa, arriva la conferma di Stefano Domenicali. Dopo mesi di speculazioni, un progetto africano per il Circus sembra concretizzarsi. La proposta arriva dal Ruanda che, fra tutti i Paesi interessati, parrebbe attualmente nella posizione migliore. Resta il nodo del numero delle gare stagionali, il cui limite è di 25 ma che, come confermato da Domenicali, resterà ancora 24.
Il calendario della Formula 1 si prepara ad accogliere nomi nuovi e vecchi. Lo sport gode di ottima salute e non deve sorprendere che sempre più organizzatori siano interessati ad un posto nel Mondiale. Thailandia e Malesia, ma anche Germania con Hockenheim, Sud America e Africa. Proprio da quest’ultima arriva una delle candidature più concrete, proposta dal Ruanda.
“No, non è una speculazione, è effettivamente un progetto che si sta sviluppando – ha confermato Stefano Domenicali ai microfoni di Sky Sport F1 – Ad oggi, nel continente africano, il paese che sta dimostrando più interesse, anche dal punto di vista della fattibilità, è il Ruanda. Dal punto di vista sportivo, negli ultimi tempi ha ospitato la Convention della FIFA e ci sarà la premiazione della Federazione Internazionale“.
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Il CEO della Formula 1 conferma l’impegno profuso dal Ruanda per conquistare un posto in calendario: “È un Paese che vuole investire sul futuro, che ha affrontato pochi decenni fa una guerra civile drammatica“, spiega Domenicali, che ne loda le ambizioni sportive ed infrastrutturali. In ogni caso, l’ingresso in calendario sarà un processo lento e che non avverrà dall’oggi al domani.
Con tante proposte sulla sua scrivania, Stefano Domenicali dovrà comunque badare al numero di gare in programma anno dopo anno: “Il limite è di 25 gare, ma abbiamo detto di restare a 24. Se avessimo la possibilità di fare come fanno altri campionati, arrivare a 34 sarebbe facilissimo. Ma non vogliamo fare il passo più lungo della gamba, dobbiamo gestire il nostro successo“.
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Foto Copertina: F1inGenerale