Ayao Komatsu, Team Principal della Haas, ha rivelato un inaspettato e “preoccupante” retroscena sulla gara di Bearman in Brasile.
Ollie Bearman non è più un rookie per le regole della Formula 1. Dopo i tre GP disputati al volante di Ferrari e Haas, è “pronto” a correre in pianta stabile nel campionato a partire dal 2025. Tuttavia, l’avventura di Bearman in Brasile si è rivelata più complessa del previsto, con Komatsu che ha parlato di un inaspettato retroscena.
Il Mondo della Formula 1 deve essere sempre pronto ad ogni inconveniente, infortuni e malattie comprese. Ne è l’esempio Oliver Bearman, pilota di riserva Haas e Ferrari che nel 2024 ha avuto modo di guidare per tre weekend una F1 in sessioni ufficiali. Jeddah, Baku e Interlagos hanno dato modo a squadra e pilota di conoscersi in vista della prossima stagione, quando Bearman sarà ufficiale Haas.
Tuttavia, l’avventura del giovane inglese in Brasile è stata più travagliata del previsto, anche qui con una chiamata all’ultimo. Questo perché Magnussen, affetto da un’infezione intestinale, ha lasciato libero il sedile al diciannovenne.
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Dopo aver disputato le FP1, Bearman si è trovato catapultato in un weekend nuovo per lui, dove non aveva mai corso nella realtà. A parlarne è stato proprio Ayao Komatsu, che ha rivelato un curioso retroscena sul weekend brasiliano.
“Sapendo che Ollie non aveva mai guidato a Interlagos prima, gli ho chiesto se avesse fatto delle sessioni al simulatore per conoscere il circuito. La sua risposta è stata diretta e semplice “No”. L’aveva già guidata brevemente in un videogioco prima… Quindi ho pensato che sarebbe stata una sfida per lui”.
Nonostante l’inesperienza sul tracciato brasiliano, il giovane britannico ha dimostrato lucidità nell’affrontare uno dei weekend più difficili della stagione. Per lui si è rivelata anche la prima volta al volante di una F1 in condizioni di estremo bagnato, dove la sensibilità è tutto per non arrivare a commettere errori alla guida.
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