Alla fine cede anche George Russell, a capo dell’associazione dei piloti di F1, arresosi ai dettami della FIA in materia di turpiloquio.
Cede anche George Russell, i piloti di F1 si arrendono alla FIA sul caso “parolacce”. La presa di posizione della Federazione Internazionale è chiara: non bisogna utilizzare linguaggio scurrile o irrispettoso davanti ai microfoni – non è ancora chiaro quanto questa norma potrà essere applicata ai team radio – pena sanzione come quella comminata a Max Verstappen.
Anche i diretti interessati alle nuove norme anti-turpiloquio cominciano a cedere. Max Verstappen rischia presto di restare solo nella sua battaglia contro la Federazione, iniziata nel giovedì di Singapore. Proprio a Marina Bay, l’olandese si era lasciato scappare la parola “fuc*ed“, che in italiano potremmo tradurre con “fottu*a“, in riferimento alla sua monoposto.
Soltanto poche ore prima era arrivato il monito di Mohammed Ben Sulayem, Presidente della Federazione Internazionale: niente più turpiloquio davanti ai microfoni, perché la Formula 1 deve essere uno sport adatto anche ai più piccoli e alle famiglie. Praticamente immediata la condanna inflitta al leader della classifica iridata, che dovrà scontare dei non meglio specificati “lavori socialmente utili“.
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Il paddock si era da subito schierato con Verstappen, attaccando la severità della FIA sulla questione. Tuttavia, è subito emerso il parere di alcuni team principal, fra i quali Frédéric Vasseur, che offriva una prospettiva diversa: le parolacce possono andar bene in auto, certo, perché proferite “a caldo”, ma davanti ai microfoni sarebbe corretto mantenere un linguaggio rispettoso.
Adesso anche George Russell, direttore della GPDA, si adagia su tale posizione: “Non vogliamo assolutamente cancellare il lato emotivo dei piloti – ha spiegato l’inglese a RacingNews365 – Credo che questo sia fondamentale nel nostro sport. Forse, in una conferenza stampa, è giusto dire che dobbiamo mantenere le un linguaggio pulito. Ma di sicuro, alla radio, dobbiamo poterci esprimere liberamente“.
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Foto Copertina: F1inGenerale