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F1 | Lambiase scarica la tensione del 2024 e celebra il titolo di Verstappen: “Per fortuna c’era il cuscinetto”

Giampiero Lambiase si è lasciato andare alle prime dichiarazioni da campione del mondo insieme a Max Verstappen con il titolo 2024.

Con la bandiera a scacchi sventolata a Las Vegas in quinta posizione, Max Verstappen si è laureato campione del mondo 2024 per la quarta volta. Un traguardo raggiunto nonostante una stagione tra le più complesse della sua carriera. Tra i paragoni del passato e gli sbagli del 2024, Lambiase ha voluto commentare il titolo di Verstappen ottenuto nel 2024.

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Foto: Red Bull Content Pool

L’avvio di stagione è sembrato un proseguo del 2023, con due doppiette consecutive che sembravano riaprire un’altra stagione di dominio. Un primo segnale è arrivato in Australia, per poi essere confermato tra Miami e Imola, verso un mondiale totalmente diverso e più combattuto.

Verstappen ha lottato come ai tempi dei kart quando il mezzo non era superiore agli altri. Cattiveria agonistica che riportava alla luce il primo Verstappen visto in Formula 1. Modi di correre forse troppe volte oltre i limiti, che ha pagato alcune volte con le penalità. Errori del pilota e della squadra che hanno reso più complessa la stagione della Red Bull con Max Verstappen. Il più clamoroso è quello dell’Ungheria dove l’olandese ha criticato la disastrosa strategia di gara.

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Un modo di fare che non è andato giù a Lambiase, che in Belgio è stato immortalato “sgridare” il suo pilota. Episodio diventato virale e su cui è tornato a parlare l’ingegnere di pista di Verstappen dopo aver conquistato il quarto titolo.

Quest’anno ha condiviso molte somiglianze con il 2021, ha commentato a Sky UK.A tratti è stato piuttosto intenso. Il margine che avevamo lo ha aiutato. Ha fatto un altro passo, il che è probabilmente difficile da credere. L’impegno che mette con noi, il rispetto che dimostra verso tutti i suoi colleghi piloti, ok, lo abbiamo visto un po’, ma non deve essere lì a vincere ogni singolo weekend. È cresciuto molto e sono davvero orgoglioso di lui”.

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