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F1 | Lotta Mondiale, botta e risposta tra McLaren e Red Bull dopo i fatti di Monza

Il Gran Premio di Monza consegna alla F1 un’immagine sorprendente: McLaren è sempre più al top, Red Bull continua ad affondare.

Dopo Monza, continua il duello verbale tra McLaren e Red Bull in F1. Il team di Woking è sempre più padrone del proprio destino: con una MCL38 ormai stabilmente in cima alle classifiche su qualsivoglia tipologia di tracciato, il Mondiale Costruttori – ma anche quello Piloti – è perfettamente alla portata. Al contrario, Red Bull potrebbe dover prendere alcune decisioni drastiche.

F1 | Botta e risposta tra McLaren e Red Bull dopo i fatti di Monza
McLaren e Red Bull, il Mondiale di F1 si gioca anche davanti ai microfoni – F1inGenerale

McLaren e Red Bull entrano nel vivo della sfida, dopo quanto accaduto a Monza. Se Lando Norris ed Oscar Piastri hanno, ancora una volta, mancato il centro, è pur vero che il distacco da Milton Keynes si è ridotto. La MCL38 è la monoposto da battere e, con tutte le probabilità, continuerà ad esserlo sia in Azerbaijan che a Singapore. Red Bull è sempre più sotto pressione.

Non so cosa sta succedendo da quelle parti – ha dichiarato Zak Brown a Sky Sports F1 – Scommetto che sarebbe bello, per loro, avere Adrian Newey al tavolo dei meeting per migliorare la macchina. Jonathan Wheatley è ancora con loro, ma a breve li lascerà per diventare team principal Audi. Rob Marshall si è unito a noi. Sono tre delle persone più importanti, per Red Bull: non possono non essere una perdita“.


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Il CEO della McLaren è chiaro, nella sua strategia per gettare benzina sull’incendio di Milton Keynes. Per quanto Red Bull tenti di negarlo, il clima interno non è idilliaco e la perdita di alcuni componenti chiave della scuderia sta gravando sulle prestazioni in pista. Manca correlazione fra simulatore e circuito, ma gli errori al pit stop e i team radio di Verstappen raccontano una situazione ben più complessa.

Christian Horner ha subito smentito quanto raccontato dal rivale: i problemi della RB20 avrebbero origini più “antiche”, risalenti al Gran Premio di Miami, quando Adrian Newey era ancora in squadra. Adesso, però, è il momento delle decisioni drastiche: sacrificare il 2025 per correggere il 2024 o scommettere soltanto sul fenomeno Max Verstappen?

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Foto Copertina: F1inGenerale