Le polemiche non si spengono e Norris calca la mano sbeffeggiando i rivali sul tema delle ali flessibili anche nel weekend di Singapore.
Lando Norris non ha mancato di commentare la recente questione delle ali flessibili viste sulla MCL38. Dopo diverse accuse dei suoi rivali a monte del GP di questo weekend, il pilota ha replicato alle accuse. Vediamo le parole di Norris sul tema delle ali flessibili che coinvolgono McLaren a monte del GP di Singapore.
L’ala posteriore della McLaren è stata attenzionata da quando a Baku è emerso un filmato che sembrava mostrare una flessione per ridurre la resistenza aerodinamica, garantendo un vantaggio in termini di velocità massima.
Un fenomeno che ha permesso a Piastri di sorpassare Leclerc e poi difendersi dagli attacchi durante il GP di Baku. Il “mini-DRS” ha avuto quindi un ruolo fondamentale, garantendo a Piastri un gap di circa 4 km/h su Leclerc anche sotto scia e con DRS on. Tuttavia, l’ala posteriore è risultata conforme a tutte le verifiche statiche della FIA, evidenziando che il problema non è l’elemento in sè.
Norris passa al contrattacco
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Consapevole della regolarità, Norris ha elogiato il lavoro di McLaren, che ha saputo spingere al limite il regolamento per trovare ogni vantaggio. “Sono molto contento che stiamo facendo un ottimo lavoro, tutto è stato testato, tutto è legale, quindi stiamo facendo quello che possiamo”, ha commentato Norris ai media in Hospitality McLaren.
“È a questo che serve la Formula 1, a esplorare tutto all’interno delle regole, abbiamo superato tutti i test e la FIA è soddisfatta, quindi sono orgoglioso di quello che sta facendo la squadra. Stanno superando i limiti e questo è ciò che si deve fare se si vuole lottare al vertice e lottare contro persone che sono note per fare queste cose e per esplorare ogni area possibile”.
“Sono orgoglioso della squadra per aver spinto ogni singola area possibile. In passato non ci siamo trovati in situazioni in cui potevamo farlo, ma ora siamo in quella posizione, quindi sono contento ed è una cosa bella da vedere”.
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