Tornano gli spettri in casa Mercedes, con due W15 agli estremi tra problemi e difficoltà dei piloti durante il GP del Brasile.
Il GP del Brasile ha un sapore più amaro che dolce per il team di Brackley, che ha chiuso il fine settimana con una P4 e una P10 conquistate in gara. A complicare il tutto ci hanno pensato le avverse condizioni meteo che hanno caratterizzato il weekend di gara. Pioggia e pista difficile che hanno fatto riaffiorare i problemi della Mercedes W15 nel GP del Brasile.
La squadra di Brackley esce dal triplo appuntamento con il cosiddetto pungo di mosche. Pochi punti e tanta amarezza per un finale di stagione nettamente al di sotto delle aspettative. Dopo l’exploit precedente alla pausa estiva, la W15 è tornata a regredire e nemmeno il nuovo fondo, al debutto in Texas, ha portato evidenti vantaggi.
Da Austin a San Paolo, il team ha raccolto poco e a Interlagos sono tornati i problemi di inizio e metà stagione. Tuttavia, la W15 vista in Brasile ha dell’incredibile, una monoposto a due facce, inguidabile per Hamilton e “gestibile” per Russell. Il tutto è sembrato ancor più incredibile viste le note capacità di Lewis in condizioni di pioggia pesante o comunque di pista bagnata.
Una W15 che fa i capricci
La W15 #44 ha sofferto di un sottosterzo nettamente evidente, sintomo di una vettura estremamente rigida all’anteriore. Un assetto probabilmente scelto per cercare equilibrio nelle curve lunghe del tracciato brasiliano. Aspetti che fanno riflettere e che lasciano trasparire una difficoltà di messa a punto della monoposto nettamente superiore agli altri. Sembra quasi che la sua finestra di funzionamento si sia ancor di più ridotta. Inoltre, le condizioni di freddo e bagnato non sembrano più essere digerite dalla W15, quando in Canada dimostrò di essere molto performante.
Dall’altro lato Russell, che nei video on board durante il GP del Brasile ha mostrato una W15 più morbida, a tratti più prevedibile. Tuttavia, questa prevedibilità ha lasciato spazio anche al ritorno di un leggero rimbalzo, evidenziato nella “Reta Oposta”. Evidenza di un assetto meno sostenuto sul posteriore, a favore di una maggiore trazione e copertura dei numerosi bump.
Un comportamento totalmente opposto a quello visto dagli on board di Hamilton. Anche le parole di Hamilton, tagliato il traguardo, hanno evidenziato le difficoltà del sette volte campione del mondo.
È stato un weekend disastroso, ragazzi. Non è mai stata così male la macchina, ma grazie per aver continuato a provarci. Ottimo lavoro per tutti i ragazzi del pitstop. Se questa è l’ultima volta che mi esibisco, è un peccato che non sia stato fantastico, ma vi ringrazio.
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