Il GP di Monaco resta in F1, ma il nuovo contratto prevede un sostanziale cambiamento, dovuto ad una particolare esigenza degli organizzatori.
L’ufficialità del rinnovo del GP di Monaco conferma la volontà del Principato e degli organizzatori di dare continuità all’iconico appuntamento del mondiale di F1. La corsa di Montecarlo resterà ancora a lungo in calendario, ma subirà un cambiamento “ambizioso”.
Il Gran Premio di Monaco è una delle tappe più attese e simboliche dell’intero calendario stagionale di Formula Uno. L’appuntamento del Principato coniuga le diverse anime del Circus, dai muretti sfiorati fino al glamour di un paddock in fermento.
Con la stretta di mano tra Stefano Domenicali – patron della F1 – e gli organizzatori del weekend si sancisce la permanenza del GP di Montecarlo fino, almeno, al 2031.
Non solo rinnovo: il GP di Monaco di F1 cambia data
Ma l’accordo siglato non è solo un “semplice” prolungamento contrattuale. Il weekend di Monaco cambierà anche la propria data. Organizzato tradizionalmente negli ultimi weekend di maggio, dal 2026 l’appuntamento si sposterà, ma solo di qualche giorno. Il GP di Monaco figurerà in programma – tra due anni – nel primo fine settimana del mese di giugno.
Il cambiamento di data risponde ad una particolare esigenza degli organizzatori. Com’è noto, la F1 è da anni impegnata attivamente nell’ottimizzazione costante della logistica del programma annuale. “Tutto questo fa parte dell’ambizione di creare un calendario che possa risultare sostenibile per tutti gli organizzatori”, hanno rivelato i vertici della F1.
Secondo Stefano Domenicali, “questo accordo traccia il segno di una nuova era di partnership e innovazione tra la F1 e Monaco”. Il manager imolese ha voluto ringraziare il Capo di Stato del Principato di Monaco, Principe Alberto II. “È grazie alla sua lungimirante leadership che ci ha permesso di creare un calendario ottimizzato. Sarà un calendario che ridurrà la pressione sulla logistica, con l’obiettivo di diminuire l’impatto ambientale del nostro campionato. Il target rimane quello: Net Zero dal 2030.”
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