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F1 | Non solo Verstappen, anche Ogier segue l’olandese: “Dobbiamo tenere la bocca chiusa con la FIA”

Lo scontro FIA Verstappen ha animato l’ultimo GP di Singapore e adesso vede coinvolta la leggenda del Rally Sebastian Ogier.

Verstappen ha scelto un modo decisamente particolare per protestare contro le controverse decisioni della FIA sull’uso delle parolacce. Un movimento verso il politically correct che sta prendendo piede in altre categorie del motorsport. Oltre alla F1, anche il WRC inizia a subire questi cambiamenti. Tra tutti, Sebastian Ogier ha iniziato ad adottare una linea dura contro la scelta della FIA, proprio come Verstappen.

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Max Verstappen © Getty Images

Nell’ultimo GP di Singapore lo “swearing ban” ha tenuto banco all’interno del paddock. Verstappen è stato il primo ad essere punti per aver utilizzato la parola “fucked” in conferenza stampa. La sua reazione è stata piuttosto dura, tanto che al termine del venerdì ha deciso di non commentare il tutto. Per evitare di essere punito ulteriormente, l’olandese ha scelto di parlare ai giornalisti al di fuori dei luoghi preposti per le interviste. Sulla stella linea di pensiero anche gli altri piloti, tra cui Leclerc che ha sentenziato: “Siamo adulti, ci sono altre tematiche più importanti da affrontare”. 

La protesta iniziata da Verstappen all’interno della F1 ha poi preso piede anche al di fuori della massima serie automobilistica. Infatti, si iniziano a vedere i primi segni di protesta anche nel WRC.


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Tra tutti Sebastian Ogier, otto volte campione del mondo Rally, ha dovuto affrontare un’indagine simile dopo la tappa della Grecia. Il tutto è nato per dei commenti sul controllo della gara. Tuttavia, il commento è costato caro al francese, che ha dovuto pagare una multa di 30.000 euro, a differenza dell’olandese che dovrà scontare lavori socialmente utili.

Con la tappa in Cile in scena questo fine settimana, Ogier non ha voluto rilasciare dichiarazioni alla stampa presente. “Probabilmente vi renderete conto che non volevo parlare, perché ci è stato detto proprio di non farlo in questo momento”, ha detto Ogier a RallyTV. “Non è proprio il massimo rispondere in modo così burbero e non c’è nulla di personale (nei confronti dell’intervistatore). Voglio anche scusarmi con i tifosi, perché mi dispiace di poter dare loro così poco. Ma al momento ho poche risorse a disposizione”.

Nemmeno io ho voglia di parlare in questo momento e, come ho detto, mi dispiace per tutte le persone che meritano di meglio. Ma i vertici della FIA ci hanno detto di tenere la bocca chiusa, quindi è un po’ triste. Al momento non è così solo nei rally, ma dovremo aspettare e vedere cosa ci riserverà il futuro”.

Crediti copertina: Toyota Gazoo Racing

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