F1 | Occhio alle “false convinzioni”: Leo Turrini e quei dubbi su Ferrari (e sul 2026)

Charles Leclerc e la Ferrari conquistano il secondo posto nel GP di Monaco di F1, ma occhio alle “false convinzioni”: l’opinione di Turrini

Nella soporifera Monte Carlo, Charles Leclerc e la Ferrari ritrovano il podio in F1: un risultato, ma occhio alle “false convinzioni”, sottolinea Leo Turrini. D’altronde, persino il diretto interessato – il #16 monegasco, già a podio in Arabia Saudita – è parso distaccato a fine gara. Il risultato è positivo, in un Gran Premio che porta punti importanti a Maranello, ma a Monaco vige ancora lo strapotere McLaren.

F1 | Occhio alle "false convinzioni": Leo Turrini e quei dubbi su Ferrari (e sul 2026)
Charles Leclerc su Ferrari a Monaco – PH: F1inGenerale / PitShots.com

È tutta questione di prospettive: il secondo posto di Charles Leclerc, nella sua gara di casa, può assumere toni e sfumature ben diverse. In questo periodo ferrarista, dove anche soltanto puntare al podio sembra quasi una piccola impresa, è certamente una, seppur piccola, soddisfazione. Ma se le promesse di inizio stagione erano quelle di lottare per il mondiale, a Monte Carlo è l’ennesimo colpo da KO firmato McLaren.

Pare esserne pienamente cosciente il monegasco. Dopo la gara, in conferenza, non si lascia andare all’entusiasmo: “Se si guarda alla stagione, è un risultato positivo, ma non sono mai contento del secondo posto“. Parole da vero campione, che smascherano illusioni e possibili false convinzioni dopo il Principato. La testa, adesso, va subito a Barcellona, il vero crocevia della stagione Rossa.

Leo Turrini: “Dopo la Spagna, forse si dovrà pensare al 2026”

Lo sperano un po’ tutti, nel paddock: a Barcellona, con la nuova direttiva tecnica sulle ali flessibili, potrebbe esserci un reset prestazionale. McLaren potrebbe cadere, Red Bull, Ferrari e Mercedes riprendere slancio. Ma se così non fosse? “Gli ottimisti (gli illusi?) ci credono e figuratevi se non me lo auguro. È possibile, ma è lecito dubitarne“, scrive Leo Turrini sul sito del Quotidiano Nazionale.

I team sanno da mesi che la regola cambia – continua il giornalista – è dura immaginare che Andrea Stella, il bravissimo leader italiano della squadra Papaya, si faccia cogliere di sorpresa. Riuscirà la Ferrari a sfruttare l’occasione per mettere Leclerc e Hamilton in condizione di lottare per qualcosa in più di piazzamenti più o meno decorosi? Oppure è il caso di spostare (malinconicamente) risorse e speranze sul 2026?“.

Raccontando il Gran Premio di Montecarlo, lo scenario è chiaro: “È il miglior risultato stagionale della SF-25, ma non può bastare, a meno di non vivere di false convinzioni. Per ora, nonostante la tigna dell’irriducibile Verstappen, la partita iridata è affare esclusivo di Norris, ieri meritatamente in trionfo, e Piastri. Hanno in mano un missile e hanno trionfato in sei Gran Premi su otto“.

Non era questa la stagione che gli innamorati del Cavallino immaginavano solo qualche mese fa“.

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Foto Copertina: F1inGenerale / PitShots.com