Perché Oliver Bearman è salito sulla Ferrari di Leclerc e non su quella di Sainz in Messico? Vediamo cosa prevede il regolamento.
Dopo l’incidente avuto da Bearman nelle FP1 del GP del Messico, in molti si sono chieste perché il britannico fosse a bordo della Ferrari di Charles Leclerc e non su quella di Carlo Sainz. Viste le possibilità che ha il pilota monegasco di lottare ancora per il Mondiale, i Tifosi avrebbero preferito evitare di dover vedere scendere in pista il numero 16 con una monoposto riparata.
Sì, è vero, l’impatto con Alex Albon non ha provocato particolari danni sulla SF-24 di Charles Leclerc ma sicuramente sarebbe stato meglio prendere parte alla seconda sessione di prove libere con una vettura del tutto integra.
Ma perché Bearman non era sulla vettura di Sainz?
A rispondere a questa domanda ci pensa il regolamento. Nell’articolo 32.4 (c) del Regolamento Sportivo vengono infatti descritte nel dettaglio le sessioni riguardanti i cosiddetti rookie. In particolare si legge che, “durante il campionato OGNI macchina dovrà essere utilizzata, in un’occasione, da un pilota che non abbia preso parte a più di due gare in carriera. Ciascuna squadra dovrà avvisare la FIA sette giorni prima dell’inizio della competizione, allegando i dettagli del pilota che scenderà in pista”.
Dal momento che Charles Leclerc non aveva ancora “ceduto” la sua monoposto ad un rookie durante la stagione, Ferrari ha pensato che Città del Messico fosse l’occasione migliore per farlo.
Molto probabilmente nel weekend di Abu Dhabi vedremo un nuovo giovane a bordo della Rossa. Dovrebbe trattarsi di Arthur Leclerc che, in quel caso, guiderà la SF-24 di Carlos Sainz.
A partire dalla prossima stagione tutto ciò cambierà visto che è stata recentemente approvata una modifica all’articolo sopra citato. Dal 2025 ogni macchina dovrà essere guidata in due occasioni da un rookie e non più in una sola.
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Fonte dell’immagine utilizzata come copertina dell’articolo: Ferrari