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F1 | Pirelli: “Grande passo avanti per la Mercedes W15, ora in linea con gli altri”

Nel fine settimana del GP d’Ungheria, Pirelli ha provato a spiegare il grande passo avanti della Mercedes W15 dal punto di vista degli pneumatici.

Con la stagione che ha sorpassato il giro di boa del 2024, è tempo di fare bilanci sulle prestazioni delle varie monoposto. Nel penultimo appuntamento precedente alla summer break, abbiamo raggiunto Pirelli per parlare del weekend che era in corso e delle prestazioni delle monoposto. Grande attenzione è stata rivolta alla Mercedes W15, con Pirelli che ha provato a spiegare i motivi dietro il salto di qualità.

Pirelli Mercedes W15 prestazioni Hamilton

Durante il weekend magiaro siamo riusciti a raggiungere Simone Berra, Chief Engineer Pirelli, per poter chiedere alcune considerazioni sulla stagione in corso. Inoltre, tra i temi toccati nel meet organizzati nel motorhome, abbiamo affrontato la crescita Mercedes e le capacità dei nuovi pneumatici Pirelli C6. 

Mercedes, vincitrice di tre GP in questo 2024, si candida ad una seria contendente al titolo costruttori. Due successi per Hamilton e uno per Russell incrementano il valore della W15, che ad inizio anno era indietro e in evidente difficoltà. Dal GP dell’Austria, dove arrivò il nuovo terzo elemento, la W15 ha subito un’impennata nelle prestazioni.


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Quelle più evidenti sono state quelle di Silverstone e Spa, dove i due alfieri al volante della W15 hanno imposto un ritmo e una gestione gomma impressionante. Tuttavia, rimane ancora un’incognita per Mercedes, ovvero la difficoltà nel performare a differenti temperature. Un fenomeno che sembra far entrare e uscire dalla finestra di funzionamento, in modo netto, la W15.

“Dipende molto dal team”, ha commentato Simone Berra alla domanda sulle difficoltà Mercedes con le temperature alte. “Non so se Mercedes sia più veloce o se le prestazioni siano più costanti con temperature più basse”.

“Tuttavia, penso che abbiano fatto un grande passo avanti nelle prestazioni della vettura in generale. Ovviamente, con un’auto migliore e un migliore bilanciamento, anche gli pneumatici funzionano meglio. Quello che abbiamo visto oggi (sabato dell’Ungheria) è che nel giro più veloce non erano al top, ma nei long run, dalle analisi che abbiamo fatto sono abbastanza in linea con gli altri. Nel confronto con McLaren e Red Bull sono probabilmente leggermente più lenti, ma non così tanto”. 

L’analisi di Simone Berra si è poi confermata nella gara domenicale, dove Lewis Hamilton è riuscito a ottenere il terzo posto, nonostante le alte temperature. Prestazioni ulteriormente confermate anche la settimana successiva in Belgio, dove la Mercedes ha ottenuto una doppietta in pista, cancellata poi dalla squalifica di Russell.

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