I punti di penalità come spunto di riflessione tra piloti e FIA, nel Gran Premio che sancisce la prima squalifica in F1 per somma di punti.
Punti di penalità, piloti e FIA riflettono sull’introduzione di nuove regole in F1. Il sistema attuale, introdotto ormai da diverse stagioni, prevede una gara di squalifica una volta raggiunti i 12 punti di penalità raccolti in 12 mesi. Eventualità che, proprio in Azerbaijan, si presenta per la prima volta nella storia: Kevin Magnussen, dopo l’ultima sanzione di Monza, non potrà prendere parte al Gran Premio.
Piloti e FIA, è di nuovo scontro sulle penalità. Dopo le riflessioni di inizio stagione, che chiedevano sanzioni più severe in caso di guida pericolosa o di taglio curva, sul piatto sono finiti i famigerati 12 punti cumulativi prima della squalifica per una gara. Kevin Magnussen è la prima vittima di questo sistema, ma i suoi colleghi sono schierati dalla sua parte e pretendono delle modifiche.
Alexander Albon ha un’idea chiara: “Le punizioni dovrebbero essere inflitte durante la gara stessa. Se ripenso agli incidenti che Kevin [Magnussen] ha causato in un paio di gare, in quelle gare avrebbe dovuto essere penalizzato molto più di quanto non sia stato. Questo ha creato un precedente e lui ha continuato a ripetere le stesse manovre. È diventata una situazione complicata“.
Più preoccupato dello spettacolo, Nico Hulkenberg non fa sconti: “I piloti ritengono che non sia necessaria [una penalità] per ogni contatto, quindi forse le linee guida per le penalità devono essere riviste e cambiate perché dobbiamo essere in grado di correre. Rischia di diventare noioso e monotono perché non potremo più gareggiare, ma saremo sempre penalizzati“.
George Russell fuori dal coro
Ma se altri piloti, come Yuki Tsunoda ed Esteban Ocon, lasciano intendere più o meno velatamente che ci sia spazio per modificare o migliorare il sistema delle penalità, George Russell si schiera dalla parte opposta.
“È un discorso che è stato fatto negli anni precedenti – ha spiegato l’inglese – Nessuno è stato squalificato in 12 anni, quindi ci si potrebbe chiedere se l’assegnazione dei punti di penalità sia, in effetti, abbastanza severa oppure no“.
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“I punti di penalità [ricevuti da Kevin Magnussen] a Monza sono stati severi, ma si potrebbe sostenere che alcuni degli altri non siano stati abbastanza duri. Inoltre, dobbiamo stabilire un precedente per la serie cadette. Non si dovrebbe essere in grado di farla franca con una guida pericolosa o scorretta. Ad un certo punto, bisogna essere puniti per le proprie azioni”.
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Foto Copertina: F1inGenerale