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F1 | Quel “test segreto” (in moto) di Hamilton che fece infuriare Mercedes

Lewis Hamilton è noto per la sua passione per le moto, tanto da portarlo a svolgere un “test segreto” dopo il suo quinto titolo F1 con Mercedes

Un “test segreto” in moto: come Lewis Hamilton fece infuriare Mercedes, poco dopo il suo quinto titolo in F1. Il britannico è noto per la sua passione per il motociclismo: nel 2019 ci fu lo scambio con Valentino Rossi, che offrì al neo-ferrarista la sua Yamaha YZR-M1 in cambio della W08. In tempi recenti, il suo nome è stato accostato ad almeno due scuderie di MotoGP.

F1 | Quel "test segreto" (in moto) di Hamilton che fece infuriare Mercedes
Lewis Hamilton e Valentino Rossi, dopo il test congiunto di Valencia, nel 2019 – PH: Mercedes AMG F1

I piloti di Formula 1, quelli la cui passione pare talvolta incontenibile, cercano sempre nuove sfide in cui cimentarsi. Max Verstappen si cimenta spesso in test su nuove auto da corsa, che siano prototipi o GT. Fernando Alonso ha già toccato con mano l’Endurance e l’IndyCar. Lewis Hamilton, invece, ha lo sguardo fisso sul mondo del motociclismo.

Non tutti ricordano che prima del famosissimo scambio con Valentino Rossi, Lewis Hamilton era già sceso in pista sulle due ruote. Nel 2018, a Jerez, aveva preso parte ad un test privato con Crescent Racing, accompagnato da Michael van der Mark e Alex Lowes. A distanza di anni, Toto Wolff ha svelato un particolare aneddoto su quella sessione “segreta“.

Wolff: “Telefonai ad Hamilton, mi dissero che era caduto”

Intervenendo al podcast Armchair Expert, Toto Wolff ha spiegato che non era presente a Valencia per l’evento con Valentino Rossi, ma che aveva dato il suo permesso affinché venisse organizzato: “[Non ero presente], ma dovevo dare il permesso. Così l’ho dato e credo che a entrambi sia piaciuto molto. Lewis è il ragazzo fastidioso della scuola che fa tutto bene e in fretta“.

Vi racconterò una storia. In segreto, non me l’hanno detto, sono andati a fare dei test a Jerez e uno dei miei responsabili della strategia era un motociclista, uno degli ingegneri, e non sono riuscito a contattarlo per due giorni. Chiamando Lewis, il suo ingegnere ha risposto e ha detto ‘va tutto bene, è tutto a posto, abbiamo appena finito di andare in bicicletta e qualsiasi cosa tu senta, lui sta bene‘”.

Ho chiesto cosa fosse successo: è caduto. Ma era a soli quattro secondi dai professionisti della MotoGP. Incredibile. Le sensazioni che trae dal suo corpo sono ciò che lo rende un campione“.

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Foto Copertina: @LewisHamilton via X

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