F1 | Red Bull congelata, che succede agli aggiornamenti della RB20?

Red Bull fatica a portare grandi aggiornamenti sulla RB20, permettendo ai rivali di avvicinarsi sempre più nella lotta al Mondiale di F1.

Red Bull “congelata”, sulla RB20 non arrivano più grandi aggiornamenti in F1. Dopo un inizio di stagione che sembrava promettere un altro dominio incontrastato, la situazione si è presto capovolta. Milton Keynes è rapidamente passata dall’essere predatrice all’essere preda, rincorsa (e forse superata) da McLaren, ma avvicinata anche da Ferrari e Mercedes. Che il tetto allo sviluppo sia ormai stato raggiunto?

F1 | Red Bull congelata, che succede agli aggiornamenti della RB20?
Sergio Perez durante il GP di Spagna – F1inGenerale

I sussurri dal paddock di Barcellona sono chiari: Red Bull non ha più la monoposto di riferimento. Con le recenti prestazioni mostrate da McLaren, è la MCL38 la vera vettura da battere, nonostante le vittorie di Max Verstappen potrebbero far pensare il contrario. Come sottolineato da Helmut Marko, tuttavia, l’olandese non potrà guidare sempre al limite e servono urgentemente delle correzioni.

Milton Keynes non ha smesso di lavorare alla RB20, ma gli aggiornamenti portano meno prestazione di quanto ci si possa aspettare. Come sottolinea Jonathan Noble su Motorsport, i pacchetti portati in pista da Red Bull assomigliano più a delle correzioni ed ottimizzazioni di ciò che è già montato sulla monoposto, piuttosto che piccole rivoluzioni.


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Al momento, abbiamo raggiunto un asintoto – spiega Paul Monaghan, capo ingegnere Red Bull, intervistato da Motorsport – Le regole sono restrittive e anche il budget cap è un po’ restrittivo. Potrei lamentarmi di tutto ciò per l’eternità, non farei altro che annoiarci. Ma, potenzialmente, stiamo raggiungendo un po’ un asintoto allo sviluppo della monoposto, con questi regolamenti“.

Dobbiamo decidere, come squadra, quanto destinare al 2025 e quanto prepararci per il 2026 – continua l’ingegnere – Si tratta di capire se siamo in grado di mettere in pratica ciò che troviamo per migliorare questa vettura, senza perdere di vista l’anno prossimo e il 2026. Questo è il nostro lavoro, la scelta che dobbiamo fare. Altre nove persone, ai box, hanno questo stesso dilemma“.

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Foto Copertina: F1inGenerale