F1 | Red Bull – Crescono i dubbi sulla Power Unit 2026: estensione della collaborazione con Honda?

La Red Bull entrerà come costruttore nel 2026 con una propria Power Unit, ma crescono i dubbi e all’orizzonte spunta l’estensione del patto con Honda.

La stagione 2025 della Red Bull è iniziata con una RB21 non sempre facile da capire e soprattutto spingere al limite. Nonostante questo, il talento di Verstappen e il lavoro del team hanno permesso di mettere il sigillo sul GP del Giappone di inizio aprile. Se gran parte dell’attenzione è rivolta alla stagione in corso, a Milton Keynes fervono i lavori per il prossimo ciclo regolamentare. Nuovo regolamento che vedrà un grande focus sulle power unit 2026, con Red Bull che sembra avere non pochi problemi, tanto che emerge l’ipotesi di prolungare l’intesa con Honda.

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Red Bull in difficoltà con la power unit 2026, torna in soccorso Honda? – Foto: Red Bull Content Pool

L’arrivo di Honda in casa Red Bull risale al 2019, quando il colosso nipponico ha iniziato a fornire i primi elementi al team di Verstappen. Una power unit che ha visto una crescita esponenziale nelle prestazioni, specialmente lato ibrido, con una gestione certosina dell’MGU-H. Power unit che anche in questo ciclo regolamentare ha permesso al team di Milton Keynes di vincere 3 mondiali piloti e 2 costruttori.

Una collaborazione che però è destinata a terminare al termine del 2025, almeno da comunicazioni ufficiali da entrambe le parti. Infatti, dal 2026 Red Bull presenterà la sua prima Power unit, realizzata in collaborazione con Ford, mentre Honda prenderà la strada di Silverstone per equipaggiare il team Aston Martin.

Nell’ultimo periodo sono cresciuti in modo esponenziale i rumors inerenti alla prossima generazione di propulsori, che avranno un’erogazione paritaria della potenza tra termico ed elettrico. Proprio quest’ultima sta destando molti dubbi anche a Mercedes, che nelle ultime settimane è stata accreditata di una Power unit stratosferica.

Red Bull: la PU 2026 fatica, Honda torna in soccorso?

Honda in aiuto, Racing Bulls come cavia?

Dal paddock di Jeddah emergono dettagli di una gestazione estremamente complessa per la prima Power Unit firmata RBPT. Infatti, secondo quanto riportato da Motor.es, Red Bull sarebbe in evidente difficoltà nell’integrare parte termica ed elettrica.

I motoristi starebbero riscontrando difficoltà nell’integrare le due parti, nonostante lavorino bene in modo separato. Questo risulta essere ovviamente un problema, consci del fatto che l’erogazione della potenza è equivalente tra termico ed elettrico.

Uno scenario che fa crescere la tensione a Milton Keynes, tanto che è emersa una folle idea, scaturita dalle numerose chiacchiere presenti nel paddock. Pare infatti che qualcuno abbia anche proposto di proseguire con Honda anche nel 2026, affiancando Aston Martin come team motorizzato dal costruttore nipponico.

Tuttavia, il debutto del motore RBPT non sarà rimandato al 2027, ma affidato alla Racing Bulls, la quale sarebbe utilizzata come cavia. Il team di Faenza sarebbe quindi un laboratorio viaggiante della nuova power unit, con tutti gli aggiornamenti e le modifiche necessarie per migliorare il primo propulsore RBPT.

Se dovesse essere percorso questo scenario, si ripeterebbe una sorta di 2018, quando l’allora Toro Rosso prese i propulsori Honda, prima di debuttare anche su Red Bull.


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